Lower Merion High School, Philadelphia, Pennsylvania. In una fredda serata del febbraio 2017 qualcuno si introduce nell’edificio e prende da una teca una maglia autografata di uno dei più grandi alunni della storia della scuola: Kobe Bryant. Del cimelio, carissimo agli studenti e all’istituto, si perdono le tracce, finché nell’ottobre 2018 un collezionista cinese – Liu Zhe – non acquista su internet, da un venditore anonimo, quella che sembra essere un’ottima replica. La paga 2.000 dollari.
Zhe, un fan davvero accanito di Bryant, si accorge però che la maglia è davvero troppo somigliante. Per cui decide di riconsegnare la maglia ai suoi legittimi proprietari, ossia gli alunni della Lower Merion. Il piano originale di Liu Zhe era quello di restituire la maglia direttamente a Bryant in occasione del sorteggio dei gironi per il mondiale FIBA 2019 che si terrà a Shenzhen questo weekend, ma il collezionista ha infine deciso di mandarla indietro direttamente alla scuola, senza chiedere nessuna ricompensa:
“Spero che Kobe lo venga a sapere prima di venire in Cina”
La maglia in questione è in realtà una delle 10 repliche autografate prodotte in occasione della cerimonia di ritiro del numero di Bryant alla Lower Merion. Ed è solo uno dei pezzi rubati in quella notte di febbraio: scarpe autografate dal Black Mamba e un trofeo del campionato statale del 1996 sono spariti nella stessa notte, rubati da due individui non ancora identificati immortalati in un filmato di sicurezza.
C’è eccitazione alla Lower Merion per il ritorno della maglia di Bryant, come evidenziano le dichiarazioni dell’assistant coach della scuola Doug Young:
“Vorremmo sapere cosa ne è stato anche degli altri oggetti, ma il solo fatto che qualcuno, non appena si è reso conto di ciò che aveva tra le mani abbia deciso di rimandarla indietro e di fare la cosa giusta è stato una piacevole svolta negli eventi.
Siamo molto emozionati di riavere la maglia, nel luogo che le appartiene”