(39-41) Sacramento Kings 98 – 119 Utah Jazz (49-30)
Dominio degli Utah Jazz, che alla loro settima vittoria consecutiva si sbarazzando anche dei giovani e sorprendenti Sacramento Kings grazie anche all’inatteso contributo di Grayson Allen. Sacramento ha dovuto fare a meno per tutto il secondo tempo di De’Aaron Fox, che ha giocato solo 8 minuti per via di un dolore al piede destro.
Pronti via, e Utah è già scappata. I Jazz sono 13-0 dopo pochi minuti, e arrivano anche sul 18-3 prima che Sacramento capisca di essere in campo. I Kings riescono a risalire, tornando a -8 (20-12), ma la fiammata di Grayson Allen mette fine a qualsiasi velleità di rimonta: in 10 minuti il prodotto di Duke mette a segno 19 punti e catalizza la fuga dei Jazz, che chiudono il primo quarto a +15, e arrivano all’intervallo lungo sul +26, dopo essere stati anche +30 nel corso del secondo periodo. Il resto della partita è in completo controllo per i Jazz, con Sacramento che non riesce più a farsi pericolosa e consegna infine la vittoria agli avversari.
Serata memorabile per Grayson Allen, che segna 23 punti con 10/14 dal campo. 23 anche per Donovan Mitchell, che ci aggiunge 9 rimbalzi, mentre Rudy Gobert chiude a 17 punti e 11 rimbalzi, e Joe Ingles a 17 punti. Sacramento si affida ai 17 di Buddy Hield e alla doppia doppia da 13 punti e 12 rimbalzi di Marvin Bagley III.
(32-48) New Orleans Pelicans 126 – 133 Phoenix Suns (19-61)
Vittoria sorprendente dei Phoenix Suns che, pur falcidiati dalle assenze importanti (tra cui Devin Booker e DeAndre Ayton), riescono ad avere la meglio all’overtime sui New Orleans Pelicans nella loro ultima uscita casalinga della stagione. Per NOLA, priva a sua volta di giocatori chiave come Anthony Davis e Jrue Holiday, è la sesta sconfitta nelle ultime sette partite.
New Orleans parte meglio, e nel primo tempo riesce a portarsi sul +11, muovendo bene il pallone e coinvolgendo tutti i giocatori in campo. Nel terzo quarto però la musica cambia decisamente. Nonostante il +15 di vantaggio, i Pelicans si fanno rimontare da Phoenix, che arriva all’alba dell’ultimo periodo sul -3. Sul finire del quarto quarto Mikal Bridges sbaglia un tiro, ma De’Anthony Melton riesce a spingere dentro il tap in che vale il +1 Suns sul 117-116. Julius Randle viene mandato in lunetta, ma sbaglia entrambi i suoi liberi. Fortunatamente per lui, NOLA riesce a catturare il rimbalzo offensivo, e il coach dei Suns Igor Kokoskov si fa comminare un fallo tecnico. Ian Clark segna il libero del pareggio, e il possesso successivo, con 11.1 secondi sul cronometro, viene affidato alle mani di Solomon Hill, che però sbaglia la tripla, così come fa Jamal Crawford dall’altra parte, tentando il disperato buzzer beater. Nel tempo supplementare sale in cattedra Josh Jackson: il sophomore dei Suns segna 8 punti nell’overtime, tra cui la tripla a 1 minuto e 23 secondi dalla fine che sigilla il risultato per Phoenix.
Serata straordinaria proprio per Josh Jackson che segna 35 punti e 9 rimbalzi, mentre Jamal Crawford ne mette 28 con 7 assist, Ray Spalding 21 con 13 rimbalzi e Dragan Bender 11, con 10 rimbalzi, 6 assist e ben 7 stoppate. New Orleans conta invece sulla prestazione da 31 punti e 14 rimbalzi di Julius Randle, sui 24 di Ian Clark, i 17 di Christian Wood e sulle doppie doppie di Elfrid Payton (14 punti, 12 assist) e Cheick Diallo (12 punti, 11 rimbalzi).