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Dieci storie per 10 soprannomi delle Star NBA

Vediamo che storie si celano dietro i soprannomi di dieci giocatori NBA.

3. Andrei “AK47” Kirilenko

Sulla bizzarria di Kirilenko si potrebbe scrivere per ore; noi però ci limiteremo a parlare del suo nickname.

Partendo dalle sue origini russe, dalle sue iniziali AK e dal suo numero di maglia 47, venne spontaneo per tutti chiamarlo semplicemente AK-47, rimandando in maniera nemmeno troppo implicita all’arma da fuoco sovietica. Che ci crediate o no poi, il destino ha voluto che Kirilenko nascesse a Izhevsk, la stessa città russa in cui venne fabbricata l’arma per la prima volta.

 

2. Earvin “Magic” Johnson

Con alcuni giocatori accade che il soprannome venga utilizzato molto più spesso del suo vero nome. E’ successo nel calcio con l’ex-Milan Kakà – il cui nome completo è Ricardo Izecson dos Santos Leite -, è successo nel basket con Magic Johnson.

Quest’ultimo deve il suo nomignolo a un giornalista locale, che gli diede il soprannome al termine di una partita di High School terminata con una tripla doppia. La madre, dalla profonda fede religiosa, inizialmente fu turbata da questo soprannome perché lo considerava sacrilego, ma dovette poi abituarsi, dal momento che il figlio divenne noto al pubblico NBA semplicemente come Magic. D’altra parte, il suo stile di gioco appariva creativo e spettacolare, tanto da sembrare “magico”, non ha fatto altro che dare ragione al giornalista che coniò il termine per lui.

magic

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