Risultati NBA, Milwaukee vince e fa 60. Orlando e Brooklyn tornano ai playoff. I Lakers battono Utah
La sconfitta di Detroit tiene ancora in gioco Miami e Charlotte per l’ottavo posto a Est. Vittoria comoda per Houston su Phoenix. Bene anche New York, San Antonio, OKC, Golden State, Dallas, Portland e NOLA
Partita senza storia quella tra gli Houston Rockets e i Phoenix Suns, che ai texani serve soltanto a riscrivere il record di franchigia per il maggior numero di triple mandate a bersaglio in una singola partita: ben 27 quelle centrate stanotte in una partita altrimenti senza stimoli coronata da una vittoria larghissima.
Houston parte meglio, ed è a +10 già al termine del primo quarto, ma è soprattutto nella seconda frazione che i texani fanno il vuoto: negli ultimi 4 minuti del quarto infatti i Rockets segnano un parziale di 21-6 che li porta sul +30 all’intervallo lungo. La vittoria è praticamente già archiviata ma Houston continua a cannoneggiare indiscriminatamente sui poveri Suns, incapaci di una reazione: nel terzo quarto James Harden segna 16 punti, compresa la tripla a fil di sirena che permette ai Rockets di presentarsi all’alba dell’ultimo quarto con un irreale +40. Il candidato all’MVP viene fatto accomodare in panchina da Jeff Bzdelik (che ha sostituito l’indisposto Mike D’Antoni) e non tocca più il campo, mentre Houston contina a mantenere un vantaggio spaventoso sugli avversari. A poco più di un minuto dalla fine giunge la tripla di Austin Rivers che riscrive il record di franchigia, accolta con un boato pazzesco dall’arena intera.
James Harden chiude a 30 punti, 13 rimbalzi e 9 assist, mentre Eric Gordon ne infila 26 (8 triple a bersaglio per lui) e Clint Capela22 con 13 rimbalzi.Per i Suns sono troppo poco i 27 punti di Jamal Crawford o i 19 a testa di Dragan Bender e Miles Bridges.
(29-52) Atlanta Hawks 107 – 115 Milwaukee Bucks (60-21)
I Milwaukee Bucks battono gli Atlanta Hawks privi di Trae Young e colgono la loro vittoria #60 in regular season, numeri che in quel del Wisconsin non si vedevano dal lontano 1981. Al termine della partita Giannis Antetokounmpo ha voluto ricordare come, soltanto sei anni fa, al suo primo anno nella lega, Milwaukee avesse vinto solo 15 partite. Un balzo in avanti enorme nel giro di poco tempo per i cervi.
Nonostante il divario in classifica tra le due squadre la partita non è affatto semplice per i Bucks, che chiudono il primo quarto sul +7 (28-21) e arrivano anche sul +16 (46-30) durante la seconda frazione prima che gli Hawks riescano a riorganizzarsi e a tornare a -9. Nel terzo quarto Atlanta torna anche a -7 grazie ai liberi di Vince Carter, prima che Milwaukee scappi via, portando il proprio vantaggio sul +13 prima dell’ultimo quarto. Gli Hawks riescono però a farsi pericolosi, e a 3.28 minuti dalla fine sono a -3 (101-98) dopo il canestro di DeAndre’ Bembry. Due triple consecutive di Khris Middleton e una di Giannis Antetokounmpo però, riportano i Bucks avanti e assicurano la vittoria.
Milwaukee, che hanno fatto ruotare molto il loro roster (ben 11 i giocatori con almeno 18 minuti giocati), trovano i 30 punti e 9 rimbalzi di Giannis Antetokounmpo e i 21 di Khris Middleton. Atlanta invece registra il career high di Alex Len, che segna 33 punti con 8 rimbalzi, ma predica praticamente nel deserto.