I Nuggets riescono a pareggiare la serie, battendo 114 a 105 i San Antonio Spurs in una partita che ha visto Jamal Murray assoluto protagonista.
Prima di Gara 2 l’allenatore di Denver, Mike Malone, ha voluto “caricare” Murray ritenendolo un giocatore fondamentale per la squadra, e la risposta del playmaker è arrivata nel quarto quarto dove Murray ha segnato 21 dei suoi 24 punti.
“Sono davvero orgoglioso di lui, dopo una Gara 1 in cui ha fatto fatica è riuscito a rimanere concentrato e nel finale ha dimostrato il suo talento.”
ha detto Malone a fine partita.
Se da un parte i Nuggets possono festeggiare, i San Antonio Spurs hanno un umore ben diverso. La vittoria in Gara 1 ha permesso loro di guadagnare il fattore campo, ma rimane la sensazione che una vittoria in Gara 2 avrebbe “ ucciso” la serie.
Gli Spurs hanno dominato dal primo a metà del quarto quarto, toccando 2 volte anche il + 19, ma non sono mai riusciti a chiudere la partita nonostante i 31 punti di Demar DeRozan e i 24 punti di LaMarcus Aldridge.
La cosa sorprendente è che una squadra esperta come San Antonio si sia fatta rimontare da giovani che sono al debutto ai playoff ( 6 su 9 giocatori dei Nuggets hanno fatto il loro esordio ai playoff in Gara 1).
Al termine della partita Popovich si è presentato in conferenza stampa visibilmente arrabbiato dopo questa sconfitta:
“ Non sono più gli Spurs di 22 anni fa. Abbiamo concesso 49 punti nel quarto quarto, non c’è altro da aggiungere.”
La serie si sposta ora a San Antonio, dove Denver non vince dal 2012. Patty Mills però non vuole sottovalutare la squadra di Coach Malone:
“Sappiamo quanto sono bravi. È una squadra in fiducia che giocherà molto aggressiva. Dobbiamo essere pronti e migliorare rispetto a Gara 2”.
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