Se ad Ovest la notte Nba ci ha regalato la parità nella serie tra Warriors e Rockets, ad Est i Milwaukee Bucks hanno deciso di non fare prigionieri, vincendo la seconda partita di fila al TD Garden e portando così il proprio vantaggio nella serie coi Celtics sul 3-1.
Gran parte del merito per quest’ennesima vittoria va naturalmente a Giannis Antetokounmpo, ancora una volta dominante su entrambi i lati del campo come dimostrato dai 39 punti e 16 rimbalzi registrati; sebbene però l’impatto del greco sia stato devastante, il vero strappo alla partita è stato dato nel terzo quarto di gioco dalla panchina dei Bucks, che grazie a George Hill e Pat Connaughton in primis sono riusciti a portare il vantaggio sugli avversari oltre le dieci lunghezze.
“Se devo essere completamente onesto, c’è sempre un qual certo timore quando Giannis [Antetokounmpo] e Khris [Middleton] sono in panchina. La fiducia nel gruppo però c’è sempre, ed oggi è stata ripagata. Nonostante questo, è sempre difficile lasciare Giannis in panchina, ma siamo coscienti di doverlo preservare più a lungo possibile per averlo fresco quando conta davvero. È impossibile spiegare a parole tutto quello che sta facendo per aiutarci a vincere, è davvero speciale.”
Queste le parole al miele spese da coach Budenholzer per la sua squadra e in primis per il suo numero 34, che in conferenza stampa ha voluto rendere onore al grande lavoro fatto dai suoi compagni:
“I bravi giocatori non sprecano un’occasione del genere e loro oggi non lo hanno fatto. Da parte mia posso solo continuare a fare tutto quello che è necessario per aiutarli a vincere.”
Animi sereni dunque in casa Bucks, che si contrappongono invece a quelli bollenti dei bianco-verdi, compromessi ulteriormente da quella che potrebbe rivelarsi come la sconfitta decisiva per quanto riguarda il loro futuro:
“Abbiamo toccato il punto più basso come gruppo è vero, e so anche che la maggior parte delle persone ci darà già per spacciati, ma dobbiamo assolutamente prendere questa carica negativa e sfogarla sui nostri avversari il prossimo mercoledì.”
Queste le parole di Al Horford, protagonista di una solida partita da 20 punti, 6 rimbalzi e 5 assist, a cui si contrappongono invece quelle di Kyrie Irving, stizzito per un commento da parte dei media sul suo scarso 7-22 al tiro:
“Non vedo dove sia il problema, sono un giocatore di basket. Ho provato di tutto per far vincere la mia squadra.. avrei dovuto prenderne anche 30 di tiri.”
Fatte queste premesse, riuscirà coach Stevens a rimettere assieme i pezzi ed evitare dunque che la serie finisca sul 4-1 in quel di Milwaukee? Appuntamento nella notte tra mercoledì e giovedì (ore 2 italiane) per scoprirlo!
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