Le dimissioni di Magic Johnson da presidente dei Lakers, avvenute lo scorso 9 Aprile, arrivarono come un fulmine a ciel sereno. L’ex numero 32 dei gialloviola era stato eletto nel Febbraio del 2017 e, insieme a lui, la società voleva riportare la squadra ai massimi vertici della NBA. Nessuno meglio di lui incarnava lo spirito Lakers e, dopo una carriera di 13 anni, nessuno meglio di lui poteva guidare la rivoluzione.
Più di qualcosa è andato storto: la stagione fallimentare, nonostante l’arrivo di LeBron James, in cui la squadra non è riuscita a centrare l’obiettivo principale dichiarato ad inizio stagione, ovvero i playoff, i continui contrasti con il general manager Rob Pelinka ed il bisogno di cambiare aria sono i fattori che hanno portato Magic Johnson a maturare questa decisione. Nessuno ne sapeva nulla, come testimoniarono le sue parole:
“Mi dimetto. Sono uno spirito libero che è stato ammanettato. E non mi piace. Mi divertivo di più quando non ero presidente, avevo una vita splendida prima di accettare questo lavoro: non vedo l’ora di tornare a quella vita. Qualcuno dovrà dire a Jeanie che me ne vado, perché io non riesco a guardarla negli occhi e dirglielo.”
Jeanie Buss, proprietaria del club, ha preso in considerazione anche la possibilità di sostituirlo ma stanotte è arrivata la decisione finale: Magic Johnson non sarà rimpiazzato. Infatti, come riportato da Ramona Shelburne, giornalista dell’ESPN, sarà Rob Pelinka a prenderne il posto. La scelta sembra definitiva: nessuno proveniente dall’esterno destabilizzerà il progetto Lakers, che può tranquillamente andare avanti.
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