Jeff Bzdelik, un uomo dai poteri quasi sovrannaturali. Uno stratega in grado di mettere in seria difficoltà Golden State Warriors alle finali di conference del 2018. Tuttavia, il 66enne aveva deciso di ritirarsi, lasciando la franchigia di Houston, a poche settimane dall’inizio del training camp della stagione 2018-19.
A causa del pessimo inizio di stagione, i Rockets si aggrapparono al suo ritorno per guidare una vera e propria rivoluzione difensiva. Bzdelik decise di rimettersi in gioco e riuscì a far rientrare nei binari la difesa della squadra di Mike D’Antoni, ma non poteva immaginare che, forse, sarebbe stata l’ultima volta a farlo con i Rockets. Infatti, la franchigia texana ha deciso di separarsi definitivamente da Bzdelik, come dichiarato dal general manager Daryl Morey allo Houston Chronicle:
“Il suo accordo era in scadenza e non verrà rinnovato. Stiamo valutando tutte le opzioni possibili per migliorare, e questo vale per i giocatori, gli allenatori e i membri della dirigenza.”
Dunque, l’addio all’assistente allenatore è legato ad un processo di ringiovanimento che coinvolge interamente la società. Jeff Bzdelik entrò nell’orbita NBA 30 anni fa come scout, lavorando poi per Pat Riley con i New York Knicks. Diventò allenatore dei Denver Nuggets dal 2002 al 2004 e fu head coach di varie squadre di college, come Colorado (2007-2010) e Wake Forest (2010-2014).
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