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NBA, Lamar Odom e il pene finto usato in un test antidroga nel 2004

L’ex stella dei Los Angeles Lakers ha confessato di aver utilizzato un escamotage di questo genere per poter passare il test anti droga di Team USA per le Olimpiadi del 2004

Nelle scorse ore Lamar Odom ha reso noto un aneddoto davvero incredibile riguardo un test antidroga effettuato nell’estate del 2004 in vista delle Olimpiadi di Atene con Team USA. L’ex stella dei Lakers, salito ultimamente alle cronache per i numerosi e seri problemi di tossicodipendenza, ai tempi era una delle stelle della Nazionale statunitense. Cominciamo dall’antefatto: durante quell’estate i funzionari Olimpici di Team USA avvisarono Lamar che ci sarebbe stato, da lì a poco, un test antidroga obbligatorio per ufficializzare la convocazione. Odom, come ha dichiarato ai microfoni di People.com, in quell’esatto momento andò in panico:

“La gioia di essere nella lista dei dodici di Team USA si trasformò rapidamente in ansia quando i funzionari olimpici mi informarono che avrei dovuto superare un test antidroga prima di entrare ufficialmente nella squadra. Sapevo che da lì a pochi giorni sarebbero arrivati per farmi il test. In quel periodo fumavo erba tutti i giorni. Non c’era alcuna chance di superare il test antidroga. Sono andato in panico”

Quindi Odom ha pensato bene ad una soluzione “creativa”:

“Iniziammo a googlare ‘peni finti’ e studiato un modo per sorpassare il test. Dopo una ricerca esaustiva, ordinammo un gigantesco pene nero finto che arrivò il giorno successivo.”

Il giorno del test, Odom utilizzò l’urina del suo allenatore personale e la mise all’interno del serbatoio (i testicoli) del pene finto acquistato poco tempo prima:

“Il mio allenatore mi consegnò il pene di gomma dopo averlo riempito della sua urina, poi uscì dal bagno mentre cercavo di mettermelo addosso per fare il test. Gli ufficiali entrarono poi nel bagno, osservandomi urinare a circa 1 metro di distanza. Nel frattempo mi ero abbassato i pantaloni e schiacciavo il serbatoio del mio pene finto per utilizzare l’urina del mio personal trainer.”

Una volta fatto questo l’ufficiale di Team USA prese il campione di urina consegnato da Lamar Odom per effettuare il test:

“Infilò un termometro nel campione della mia urina per misurarne la temperatura… soddisfatto che la pipì fosse mia, ha detto ‘Benvenuto in Team USA'”.

Un giorno di ordinaria follia per Lamar Odom che nel 2015, lo ricordiamo, ha vissuto momenti terribili tra la vita e la morte a causa di un mix di alcol e droga. Ne è uscito miracolosamente, come ammette lui stesso, ma sta ancora lavorando per combattere contro i suoi demoni, tra cui l’ansia e la depressione:

“Ho ancora qualche difficoltà, ma non cederò. Non cadrò di nuovo nelle tenebre. Mai più”

 

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