Gli Warriors stendono Portland portandosi sul 3-0, grazie alla vittoria 110 a 99 ottenuta dai campioni di coach Kerr. Il rovescio della medaglia, stavolta, pare non essere dei migliori, dato che Golden State è costretta a perdere un altro dei suoi punti di riferimento sul parquet. Dopo l’infortunio di Kevin Durant, infatti, l’infermeria californiana deve fare i conti con lo stop di Andre Iguodala, infortunatosi nel corso di gara-3 dopo aver giocato solamente 17 minuti.
Il numero 9 si è fermato a causa di un dolore al polpaccio sinistro e si sottoporrà immediatamente ad una risonanza magnetica, come confermato da coach Kerr:
“È uscito per un dolore al polpaccio. Domani effettuerà una risonanza magnetica. Non abbiamo voluto rischiare peggioramenti e l’ho tolto nel corso della partita. Domani sapremo di più.”
Iguodala è stato normalmente sostituito nel corso del primo quarto, per poi ritornare in gioco, ma è stato costretto a fermarsi nel terzo quarto. Coach Kerr ha dato spazio ad Alfonzo McKinnie, il quale ha disputato 21 minuti mettendo a segno 5 punti e 9 rimbalzi. L’ala piccola si sta rivelando come uno degli indispensabili per il successo degli Warriors: non a caso in questi playoff viaggia ad una media di 10.6 punti, 4.2 rimbalzi e 4.1 assist a partita. L’infortunio non sembra così grave, dato che Iguodala rideva e scherzava con i compagni prima di uscire dal Moda Center: segnali che lasciano ben sperare.
Golden State conduce per 3-0 questa serie contro Portland e se lunedì dovesse chiudere sul 4-0, Iguodala avrebbe nove giorni per recuperare dall’infortunio prima di gara-1 delle Finals. Nove giorni che potrebbero rivelarsi decisivi non solo per il numero 9, ma anche per il recupero di Kevin Durant e di DeMarcus Cousins.
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