L’avventura di Lonzo Ball ai Lakers è giunta al termine. Nei due anni passati in California il figlio di LaVar ha dovuto sopportare spesso e volentieri un’enorme pressione: prima per le uscite del padre e poi, una volta arrivato LeBron James, per il costante timore di essere usato come pedina di scambio per arrivare ad un nome altisonante come quello di Anthony Davis.
Alla fine il tanto atteso scambio è avvenuto. Lonzo lo ha scoperto via Twitter, mentre era in viaggio, ma non ne ha fatto una tragedia:
“Onestamente, ne sono entusiasta. Mi aspettavo che qualcosa si sarebbe mosso di lì a breve, sapevo che Anthony Davis voleva venire ai Lakers. Se hai l’occasione di arrivare ad un giocatore come lui devi fare tutto ciò in tuo potere perché accada. Me lo aspettavo e sono felice di trasferirmi insieme a B.I. (Brandon Ingram) e JHArt (Josh Hart). Non vedo l’ora di dimostrare cosa sappiamo fare”
“Se fossi stato un rookie, probabilmente ora sarei stato triste. Vengo da L.A, tutta la mia famiglia è di lì, io ho sempre voluto essere un Laker. Ma esserci stato per due anni, in una lega come questa, sapendo che è un business, è già di per sé una benedizione”
Lonzo Ball è atteso da un nuovo ed eccitante inizio in quel di New Orleans. David Griffin ha svolto un lavoro magistrale nel svoltare le sorti di una franchigia che, dopo la questione Davis, sembrava anche potesse sparire dalle cartine geografiche della NBA. Invece ora i Pelicans hanno un nucleo di giovani da far stropicciare gli occhi. Uno fra tutti, Zion Williamson, di cui Lonzo non ha potuto fare altro che tessere le lodi:
“Non ho mai visto nessuno così grosso muoversi in quel modo. Ha solo 19 anni, no? È decisamente speciale. Non ho mai visto nulla del genere”
“È un treno, è difficilissimo da fermare. Penso che giocheremo veloci, in modo da sfruttare il più possibile i contropiedi”
Infine, Lonzo ha voluto lasciarsi alle spalle, anche nelle parole, gli infortuni che lo hanno limitato negli ultimi mesi:
“Gli infortuni hanno complicato la situazione. Ma i colpi vanno incassati e si va avanti. Sono nella lega solo da due anni e non vedo l’ora di iniziare il terzo a New Orleans”
“So che qui sono entusiasti di avermi e io sono entusiasta al pensiero di iniziare. Nuova squadra, nuova organizzazione, nuova franchigia, nuovo allenatore, nuovo tutto”
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