In una mattinata a tinte azzurre, ospite negli studi milanesi di Sky in occasione del Media Day pre-Mondiali 2019, Marco Belinelli ha scambiato qualche battuta sul ritorno di Tim Duncan in quel di San Antonio. Riportiamo di seguito quanto dichiarato ai microfoni di Sky Sport:
“Se me l’aspettavo? No, mai, devo essere sincero. Credo abbia influito molto anche l’amicizia a livello personale tra lui e coach Pop, tanto da convincerlo a intraprendere una nuova avventura professionale. È sempre rimasto attorno alla squadra, mi ricordo di averlo visto spesso in palestra a correre sul tapis roulant, a lavorare individualmente con i lunghi della nostra squadra: sulla sua bravura, anche in questo ruolo, non penso ci possano essere dubbi, e poi c’è il carisma, l’amore per la pallacanestro, quell’aura vincente che trasmette anche solo a stargli vicino Se può davvero essere un ottimo allenatore? Beh, questa è una bella domanda. Di pallacanestro sicuramente ne capisce, ma come mi hanno detto in tanti un conto è fare il giocatore, un altro fare l’allenatore, o l’assistente. Di sicuro avere il suo esempio per tutti noi sarà importante: se ti dice di fare una cosa lui, la fai. Punto e basta L’unico vero dubbio che mi rimane è che ora sarà costretto a vestirsi sempre bene. […] Quando presenteranno la squadra ci sarà più entusiasmo per gli allenatori che per noi giocatori.”
Belinelli resta concentrato sulla rassegna iridata distante poco più di un mese. Coach Popovich, dal canto suo, dovrà fare i conti con la lunga serie di rinunce che sta segnando la preparazione di Team USA.
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