I Lakers a qualunque costo. È stato questo il pensiero di Dwight Howard nelle scorse ore prima di accettare un contratto non garantito con la franchigia californiana. Il 3 volte difensore dell’anno NBA, ha lasciato sul piatto circa 2.6 milioni di dollari dei 5.6 milioni che erano presenti all’interno del suo garantito durante il buyout con i Memphis Grizzlies.
Il desiderio del 33enne di dimostrare a tutti di essere ancora un giocatore in grado di stare su un parquet NBA ha spinto Howard a firmare con i Lakers sulla base di un annuale al minimo salariale che diventerebbe garantito solo se il giocatore sarà a roster dopo il 10 gennaio 2020. Una sfida quella dell’ex Washington che vuole vincere a tutti i costi. Con la squadra di LeBron James, Howard ha la possibilità di lottare, forse per l’ultima volta in carriera, al tanto desiderato titolo.
Nel frattempo filtrano altre informazioni sui giorni precedenti alla firma del nativo di Atlanta. Secondo quanto riporta Shams Charania di “The Athletic”, il giocatore giovedì scorso ha visitato nuovamente il centro d’allenamento dei Lakers dove ha incontrato anche Anthony Davis, Javale McGee e Rajon Rondo. Il terzetto ha valutato, insieme ai dirigenti della franchigia, la motivazione psicologica del giocatore e, specialmente, la sua convinzione nel poter essere ancora decisivo in difesa quando si ritroverà a marcare gente come Joel Embiid.
A quanto pare l’impressione dei giocatori Lakers è stata positiva: Dwight Howard è ora uno di loro. Pronto a dimostrare di essere tutt’altra persona rispetto alla prima edizione già vista allo Staples nel famoso e fallimentare 2012-2013.
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