4. I riferimenti di “I Got a Story To Tell” di Notorious B.I.G.
La pallacanestro e l’hip-hop sono 2 mondi che vengono spesso a contatto, fondendosi ed influenzandosi a vicenda. Ne sono esempi Damian Lillard, che oltre ad essere un quattro volte All-Star NBA ha anche inciso due dischi, e Drake, che dopo la vittoria dei Toronto Raptors alle scorse Finali NBA ha pubblicato due canzoni prendendo ispirazione dalla loro vittoria. Ecco, l’hip-hop ha avuto a che fare con l’NBA anche nel caso di una leggenda metropolitana che ha iniziato a circolare fra gli appassionati una ventina di anni fa: coinvolge lo scomparso The Notorious B.I.G., un giocatore dei New York Knicks, un tradimento e una rapina.
Bisogna tornare indietro al 1997, quando nel marzo di quell’anno, pochi giorni dopo il suo omicidio, venne pubblicato postumo il secondo album dell’artista, Life After Death. L’album fu un successo, tanto da vendere oltre 11 milioni di copie, grazie a hit come Hypnotize e Mo Money Mo Problems, ma anche per la presenza di b-sides e tagli. Per il mondo NBA, c’è un brano in particolare che divenne oggetto di speculazioni di ogni tipo: I Got A Story To Tell. Nel brano, l’artista racconta nel dettaglio la storia di una notte passata a casa della moglie di un giocatore dei New York Knicks: mentre i due si trovano a letto, il giocatore torna a casa senza preavviso, e mentre la moglie va nel panico per la situazione, Biggie escogita un piano per inscenare una rapina invece di provare a scappare. Così, quando il giocatore entra nella camera da letto trova la moglie legata, mentre Notrious B.I.G., con il volto coperto, le punta la pistola contro, minacciando di spararle qualora non dovesse ricevere una certa somma di denaro dall’atleta.
Per anni i fan hanno provato a capire chi fosse il giocatore della canzone, attraverso indizi, racconti e voci di vario genere. In molti hanno immaginato si potesse trattare di John Starks o Larry Johnson, fino a quando gli artisti Fat Joe e Diddy hanno confermato si trattasse di Anthony Mason. Sia Biggie che Mason, però, sono prematuramente scomparsi, così da non poter avere conferme dirette. Magari, si tratta di una semplice storia mai accaduta; in ogni caso, il velo di mistero che avvolge questa storia non fa altro che alimentare questa leggenda metropolitana da più di venti anni.