Per quanto molto spesso ci possano sembrare degli extraterrestri per le loro imprese sul parquet, in fin dei conti i giocatori NBA sono esseri umani come noi, con gli stessi sentimenti e le stesse emozioni. In quanto tali, possono condividere con noi quella sensazione di disagio per situazioni che vengono avvertite come dannose dalla nostra mente a causa di un trauma o di un brutto episodio occorso durante la nostra infanzia. In alcuni casi però, i giocatori NBA hanno fobie e paure davvero insolite: così, se c’è qualcuno che ha la fobia degli aghi, una paura piuttosto diffusa, c’è chi ha la fobia delle statue, ben meno diffusa: a questo punto, non ci resta che scoprire tutte le altre insolite fobie e paure dei giocatori NBA.
7. Royce White
I giocatori NBA trascorrono buona parte della carriera in giro per gli Stati Uniti, muovendosi da una città all’altra su di un aereo. Avere paura di volare può dunque mettere a serio rischio la propria permanenza nella Lega, come accaduto nel caso di Royce White: infatti, scelto alla numero 16 nel 2012 dagli Houston Rockets, non giocò mai con la squadra texana proprio per via dei suoi attacchi di panico. All’ultimo anno di college gli venne diagnosticato un disturbo d’ansia generalizzato, un problema legato alla sfera mentale che può rendere difficile anche la vita di tutti giorni a causa del perenne stato d’ansia e dei frequenti attacchi di panico che affliggono chi ne soffre, aumentando così il rischio di depressione (un argomento di cui si è cominciato a parlare solo ultimamente nel mondo NBA con le dichiarazioni di DeMar DeRozan e di Kevin Love).
Probabilmente a causa di questo disturbo, White trascorse la propria carriera nell’allora D-League viaggiando su un autobus per le trasferte, prima di tentare fortuna oltreoceano. “Non volevo che nessuno sapesse dei miei attacchi di panico” ha spiegato White nel 2013.
“Era come se dovessi tenere tutto dentro. È così che ho cominciato ad avere paura di volare. Gli aerei non mi facevano sentire a mio agio.
“Prima che iniziassi ad avere attacchi di panico gli aerei non mi davano alcun fastidio, fino a quando non realizzai che potevano essere pericolosi. Ora sono entrato in un ordine di idee nel quale sento che gli aerei sostanzialmente rappresentano la morte.”