Kevin Durant ha recentemente espresso il suo scetticismo sul sistema offensivo dei Golden State Warriors, citandolo come uno dei motivi della sua partenza dalla Bay Area.
La neostella dei Brooklyn Nets ha parlato di come necessiti di tenere la palla più a lungo man mano che si avanza nei playoff, ma secondo il capo allenatore degli Warriors, Steve Kerr, è esattamente così che il suo sistema sarebbe progettato per funzionare.
Non sono stato affatto offeso da ciò che ha detto Kevin, perché è fondamentalmente la verità. Guardate qualsiasi sistema, voglio dire, ho giocato il triangolo con Michael Jordan. Abbiamo attuato questo sistema per tutta la stagione e nei primi turni dei playoff rispetto alle finali di conference e alle Finals. Ecco perché ragazzi come Michael Jordan e Kevin Durant e Kobe Bryant sono chi sono. Possono trascendere qualsiasi difesa. Ma le difese nei playoff, soprattutto verso la fine, combinate con la fisicità del gioco, dove gli arbitri non possono chiamare un fallo ogni volta, iniziano ad essere di tutt’altro spessore, il che vuol dire che le superstar della lega devono prendere il sopravvento. Non ho considerato il suo commento come offensivo.
Steve Kerr ha allenato Kevin Durant durante la sua intera permanenza a Golden State, conquistando tre NBA Finals e due anelli.
È idealmente il ragazzo che vorrebbe ogni allenatore. Ogni allenatore vorrebbe avere un paio di ragazzi che possano abbattere una difesa da soli. Ecco di cosa si occupano le stelle del basket per me.
Leggi anche:
NBA, Magic Johnson su Kevin Durant: “Infelice con gli Warriors? Ha problemi”
NBA: Billy Donovan grato ai giocatori che hanno lasciato i Thunder
NBA, il proprietario dei Bucks non ha dubbi: “Giannis con noi a vita”