3. Myles Turner – Indiana Pacers
L’offseason degli Indiana Pacers è forse passata sotto traccia, ma il front office ha messo a segno diversi colpi interessanti, che noi abbiamo analizzato qui. Con la stella della squadra, Victor Oladipo, fuori per i primi mesi di regular season a causa della rottura del legamento crociato anteriore, i nuovi arrivati, Malcolm Brogdon e T.J. Warren su tutti, daranno man forte alla coppia di lunghi formata da Myles Turner e Domantas Sabonis, ormai pietre angolari del progetto Pacers da un paio di anni a questa parte. Soprattutto dal primo ci si aspetta la stagione della consacrazione: infatti, dal suo arrivo in NBA ad oggi, Turner ha aggiunto un solido tiro da dietro l’arco al suo arsenale (2,6 tentativi di media a partita con il 38,8% di realizzazione la scorsa stagione contro i 0.2 tentativi con il 21,4% di realizzazione della sua stagione da matricola). Anche il suo apporto in difesa è migliorato, mettendo a referto 2,7 stoppate e 7,2 rimbalzi di media lo scorso anno, che se confrontati con le 1,4 stoppate e i 5,5 rimbalzi di media della stagione 2015-16 rappresentano un passo in avanti considerevole.
Per la stagione che è alle porte, Turner ha lavorato molto in palestra durante l’estate, rimodellando il proprio corpo con sessioni di yoga e migliorando i suoi movimenti in post sotto la guida dell’Hall of Famer Kevin McHale. Bisogna poi ricordare che il prodotto della University of Texas at Austin ha solo 23 anni: dunque, ancora lontano dal suo prime dal punto di vista fisico e dell’esperienza. Quindi, qualora il lungo dei Pacers riuscirà a dimostrare di essere migliorato nel confronto con centri più fisici come Joel Embiid, sarà una delle rivelazioni della stagione 2019-20.
