Nella notte i Toronto Raptors sono passati sul campo di Brooklyn nell’ultima partita di preseason NBA. A fare notizia non è stata tanto la vittoria dei canadesi, ma quanto la presenza di due gruppetti di tifosi che indossavano la T-Shirt “Stand with Hong Kong” in riferimento all’ormai famosa vicenda tra Lega e Cina che sta tenendo banco da diverse settimane. A fine partita si è presentato ai microfoni Kyrie Irving, il quale è tornato a parlare per la prima volta dopo il viaggio in Asia. Alle domande incalzanti dei giornalisti sull’incontro privato tra giocatori e Adam Silver di qualche giorno fa, Irving ha risposto in questo modo:
“Non so bene come siano filtrate tutte queste informazioni specialmente quando si tratta di una questione che coinvolge il brand NBA e i suoi giocatori più rappresentativi. In ogni caso io combatto per quattro questioni: pace interiore, libertà, uguaglianza e pace nel mondo. Quindi se uno di questi ideali viene messo in discussione, allora interverrà per salvaguardalo e così ho fatto parlandone in quella stanza.”
Nel frattempo i due gruppi di tifosi hanno protestato a lungo nei pressi del Barclays Center sfoderando altri messaggi come “Morey o Money?” e con cori contro l’attuale proprietario dei Nets, gridando “Shame on Joe Tsai” per le parole dette contro Daryl Morey e in difesa della Cina.
Interrogato ancora dai giornalisti sulla questione cinese, Irving ha invece voluto concentrarsi prima sui problemi interni agli Stati Uniti d’America:
“Capisco le tensioni tra Hong Kong e la Cina, ma c’è fin troppa oppressione e problemi in America in cui sono coinvolto. Quello che posso dire è che sostengo i quattro pilastri che sono la pace interiore, libertà, uguaglianza e pace nel mondo, quindi se questi ideali sono in discussione capisco perché i manifestanti vengono alle partite.”
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