Il miracolo è successo. Dopo due stagioni in NBA e 172 partite giocate, Ben Simmons è riuscito finalmente a realizzare la sua prima tripla in carriera. Il giocatore dei Philadelphia 76ers è andato a segno dopo 4 minuti sul parquet, nella partita vinta contro i New York Knicks.
Il classe ’96 nel post partita ha commentato l’episodio che ha ovviamente mandato in visibilio il pubblico presente al Wells Fargo Center, con una dichiarazione sintetica ma precisa:
“È bello vedere quando il lavoro che ho fatto in estate paga.”
Successivamente è arrivato anche un commento tecnico più approfondito da parte di coach Brett Brown che si è detto soddisfatto del nuovo step qualitativo del suo giocatore:
“È davvero un ulteriore step per lui. Come detto qualche tempo fa, tante altre persone sono certamente più emozionate di me per quello che ha fatto stasera. Ma lì capisco, è una cosa ottima per lui. È stato il primo tiro da 3 che si è preso in maniera più che legittima da quando è in questa Lega. Quelli presi in passato erano invece soluzioni spesso forzate quando c’era poco tempo sul cronometro. Penso che sia migliorato in diverse cose, dal gioco di gambe, alla sua sicurezza. E questo è sicuramente un bene”.
Simmons ha chiuso la partita con 18 punti, 7 rimbalzi e 13 assist mostrando anche la solita difesa arcigna aiutando i Sixers (9-5) a riprendersi da un deficit di 17 punti durante il terzo quarto che poi ha permesso di regolare New York (4-11) e rimanere imbattuti in casa. Ma per quanto Simmons ha giocato, è stato il suo tiro ad essere il principale argomento di discussione post-partita.
Solo un mese fa, l’ala aveva confessato di non sentirsi obbligato nel prendere alcun tiro dall’arco nonostante il pesante lavoro estivo:
“In realtà non avrei necessariamente bisogno di aggiungere il tiro da 3 punti alle mie frecce, sono consapevole di non essere un grande tiratore. Però sto migliorando!”