La nota più immaginifica della serata arriva da Dallas. Quando si parla dei Mavericks ovviamente la lente è puntata su Luka Doncic. Nella notte il classe 1999 ha messo a segno una tripla doppia in soli 25 minuti. Una prestazione da 35 punti + 10 rimbalzi + 11 assist che ha affossato i Golden State Warriors con il risultato finale di 142-94.
Doncic ha lasciato la gara a pochi minuti dalla fine del terzo periodo giocando, per esattezza, 25 minuti e 30 secondi: mai nessuno era riuscito a produrre una tripla doppia da 30 punti in così poco tempo nella storia della NBA. Quest’ulteriore prova di forza da parte dello sloveno è arrivata dopo i 42 punti messi a segno contro i San Antonio Spurs solo qualche ora prima (unico, insieme a LeBron James con una tripla doppia da 40 punti prima di aver compiuto 21 anni, ndr).
A fine partita coach Rick Carlisle ha rilasciato una dichiarazione evidenziando la prova monstre del suo play:
“È un giocatore molto speciale, con un potenziale speciale. Non c’è altro da dire. Questa gara non è esattamente una notizia quando si tratta di lui. Sta diventando abbastanza normale.”
Anche JJ Barea ha commentato la gara, fuori dal normale, del suo compagno di squadra:
“Stavamo commentando prima su chi possa essere un giocatore in grado di continuare a fare cose del genere… io dico che solo lui può farle. Gioca un basket essenziale, è molto intelligente e si prende tiri ragionati, senza forzare eccessivamente. Vedo i suoi miglioramenti giorno dopo giorno. Per ora sembra che gli riesca tutto facile, ecco perché penso che possa continuare così. Sta facendo sembrate tutto molto facile.”
Doncic, tra le altre cose, è andato a referto con 22 punti nel solo primo quarto terminato 44-16 a favore dei Mavs, segnando più degli avversari. Dopo 12 minuti lo sloveno aveva un bottino di 22 punti, 5 rimbalzi e 5 assist. Cifre maggiori degli ospiti. Per l’appunto: era dal 19 febbraio 2003, con Allen Iverson come protagonista contro i Bulls, che non succedeva una cosa del genere.
Le parole dell’ex Real Madrid? Chiare e semplici:
“Sono contento che stiamo vincendo le partite. Tutto qui”
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