5. Tony Snell
Numeri da buon comprimario quelli di Tony Snell, che durante tutta la sua carriera si è distinto come specialista da tre punti – la media in carriera è di 38.6% di realizzazione. Dopo il passaggio dai Milwaukee Bucks ai Detroit Pistons della scorsa estate, però, la guardia ha incrementato ulteriormente questo dato, tirando con il 45.5% dalla lunga distanza, risultato dei 30 centri su 66 tentativi messi a segno fino ad ora.
Altro dato che stupisce è il numero di tiri da tre punti che Snell si sta prendendo di media a partita, che ora sono 5.1, rispetto ai 2.8 e 3.6 tentativi delle ultime due stagioni: segno che il giocatore ha raggiunto una piena fiducia nei propri mezzi. La domanda, ora, è: basterà solo questo per risollevare i Detroit Pistons dall’attuale undicesimo posto nella Eastern Conference?
4. Devin Booker
Ad un passo dal podio troviamo invece Devin Booker, protagonista di questo sorprendente inizio di stagione dei suoi Phoenix Suns con 25.6 punti e 6.2 assist di media a partita. Soprattutto, Booker ha dimostrato ampi miglioramenti dal tiro dalla lunga distanza, passando da un non troppo entusiasmante 32.6% nella scorsa stagione a 45.5% in queste prime partite del 2019/20, frutto di 35 centri su 77 su 5.1 tentativi a partita.
A macchiare queste percentuali dall’arco è solamente lo 0/5 rimediato nella vittoria dei Suns sui Minnesota Timberwolves dello scorso sabato: prima della partita, infatti, Booker aveva segnato 35 triple su 72 tentativi, con una percentuale di realizzazione del 48.6%, che l’avrebbe reso il tiratore più pericoloso di questo inizio stagione. Nonostante questo calo, Booker è comunque da considerare il fulcro del gioco dei Suns, i quali possono solo ringraziare: per la prima volta dopo parecchie stagioni non si trovano più nei bassifondi della Western Conference, con un record che recita 8 vittorie e 7 sconfitte.
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3. Brandon Ingram
Salgono ancora le percentuali, saliamo anche sul podio. Di 67 tiri da tre tentati ben 31 realizzati (46.3%): La guardia dei New Orleans Pelicans Brandon Ingram si sta dimostrando un grandissimo trascinatore grazie anche alle doti balistiche, in quella che finora potrebbe essere considerata la stagione della sua definitiva consacrazione: viaggia infatti a 26.3 punti di media a partita tirando con il 51.6% dal campo, entrambi miglior dati in carriera.
Malgrado ciò i Pelicans annaspano in un anonimo 6-10, soprattutto a causa delle quattro sconfitte consecutive nelle prime quattro partite della regular season. Certo è che la stagione è ancora lunga per raddrizzare la rotta, e il roster dei Pelicans è uno dei più giovani dell’intera Lega: dovessero davvero ingranare, potrebbero aspirare a un posto ai Playoff, soprattutto con il rientro dell’attesissimo Zion Williamson.
2. J.J. Redick
Specialista fin dai tempi dei Magic, J.J. Redick si è confermato sugli stessi livelli durante il corso di tutta la sua carriera (tira con il 41.4% da dietro l’arco in carriera), soprattutto nel quadriennio trascorso ai Los Angeles Clippers, dove ha tirato con il 44% su una base di 5.8 tentativi a partita. Quindi, all’alba della sua quattordicesima stagione fra i professionisti, i più potrebbero non essere sorpresi nel vedere nuovamente il veterano incluso in questa classifica.
Eppure, anche in questa prima stagione a New Orleans l’ex Philadelphia Sixers ha avuto modo di dimostrare il suo fondamentale apporto dalla linea dei 3 punti: sebbene la sua produzione offensiva sia leggermente calata rispetto allo scorso anno (15.3 punti contro i 18.1 della scorsa stagione, migliore dato in carriera) con una percentuale del 47.7% Redick ha sentenziato 52 tiri sugli 109 tentati.
1. Marcus Morris
Dopo il tira e molla con i San Antonio Spurs, quello che ha portato i talenti di Marcus Morris ai New York Knicks è stato uno dei movimenti più discussi dell’estate. Per ora, però, l’impatto dell’ex Boston Celtics è stato piuttosto importante, non solo per il suo generale apporto in attacco (18.6 punti di media a partita, miglior dato in carriera), ma anche in ottica tiri dalla distanza. Il nativo del Michigan stacca infatti J.J. Redick di appena un decimo di punto percentuale, prendendosi il primo posto nella classifica dei migliori tiratori da tre di questo inizio stagione con una grandissima precisione: su 90 tentativi ben 43 sono andati a segno (47.8%). In altre parole, Marcus Morris è di gran lunga più pericoloso dal perimetro che dalla zona entro l’arco dei tre punti, dove tira con il 37.1%.
Purtroppo per la franchigia della Grande Mela, però, questi numeri non si sono tradotti in risultati di rilievo, con i Knicks che sono arenati su un record di 4-12 nei bassifondi della Eastern Conference. Il giovane potenziale a roster, però, non manca, e forse proprio un giocatore esperto come Morris potrà aiutare i meno navigati a trovare la strada giusta per il successo.