Probabilmente non c’era altro modo per Anthony Davis di tornare a New Orleans se non da dominatore, con la maglia dei Los Angeles Lakers. Nonostante i 41 punti in 37 minuti però, The Brow non ha espresso alcun sentimento di rivalsa verso la sua vecchia squadra con cui ha avuto evidenti dissapori nella scorsa stagione. Anzi, nel post partita, la prima scelta assoluta al Draft del 2012 ha affermato di non provare altro che amore per la franchigia:
“Ho solo avuto un po’ di ‘buuu’ da parte di qualche tifoso, ma quando si è avvicinata la palla a due mi sono sentito sempre meglio. Ero concentrato sulle cose da fare sul parquet e non ai possibili fischi o parole che potevano dire i tifosi. Ero un pochino preoccupato durante l’inno nazionale perché quello era l’unico momento in cui l’Arena era completamente zitta. Poi non ho sentito niente. Anzi, quando mi sono seduto in panchina qualche tifoso dei Pelicans mi ha salutato con affetto.”
Davis ha speso parole al miele anche per i suoi ex compagni, in particolare Jrue Holiday, con cui ha condiviso gran parte della sua avventura nella Big Easy.
“Lo adoro. Sei anni insieme non si dimenticano. Parliamo spesso a telefono. È uno tosto e ogni volta che giochiamo contro non è affatto semplice. Ma il rapporto che ci lega, la fratellanza che c’è tra noi, sono più grandi del basket”
Anche LeBron James ha voluto parlare del ritorno a NOLA da parte di Davis:
“Sapevamo quanto significasse per lui questa partita. Ogni volta che torni in un posto in cui hai lasciato un segno, in cui hai iniziato la tua carriera, vuoi solo giocare bene. Sapevamo che avrebbe sfoderato una prestazione di questo livello.”
Con la vittoria della notte i Lakers portano la loro striscia di successi a quota 9 e, con un record di 16 vinte e 2 perse, rimangono al comando della Western Conference.
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