Partiamo dalle cifre: 16.5 punti di media + 3 assist con il 40.5% dall’arco con minimo sei tentativi ogni partita. Per ben 7 volte è andato oltre i 20 punti. Una sicurezza fuori da ogni logica per un rookie come lui. Questa è il riassunto di Kendrick Nunn, giocatore rivelazione dei Miami Heat. La squadra della Florida sta davvero stupendo tutti, attualmente quarta ad Est con un record di 12-5.
Il momento positivo degli Heat passa specialmente dalle mani del nativo di Chicago che si è candidato automaticamente al Rookie of the Year, in attesa di capire quanto sarà disruptive l’ingresso nella NBA di Zion Williamson. Intanto Nunn si è lasciato andare a dichiarazioni convincenti al microfono di The Athletic:
“Sì, onestamente mi sento il favorito nella corsa al premio di rookie dell’anno al momento. È molto presto per stilare una classifica definitiva, ma le mie prestazioni di certo al momento mi fanno partire avvantaggiato sugli altri. La speranza è soltanto quella di mantenere questo standard di rendimento, a quel punto il premio sarà inevitabilmente mio. Cosa mi ha detto Wade? L’abbraccio con Wade mi ha dato i brividi: per noi di Chicago è un’icona, a prescindere dal fatto che io adesso giochi con Miami. Mi ha detto di lavorare duro, di essere una spugna nell’imparare tutto, di ascoltare prima di dire la mia”.
Qualche giorno prima un altro incontro con una persona speciale al mondo di Chicago, ossia Derrick Rose:
“Mi ha fatto i complimenti per i risultati che sto ottenendo in campo e mi ha dato un sacco di consigli. Significa tantissimo per me, lui è il modello al quale mi sono ispirato in ogni fase della mia crescita. Sono stato ai suoi camp a Chicago, mi ha aiutato già tanto nel mio percorso”.
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