Nella partita dei suoi Golden State contro i Chicago Bulls Steve Kerr ha perso la pazienza, mandando in frantumi la lavagnetta tattica che aveva in mano.
Durante un timeout nel quarto quarto, mentre i Bulls erano in rimonta, Golden State non riusciva a segnare da circa due minuti e mezzo: così Kerr è andato su tutte le furie.
Al termine della partita ha spiegato in conferenza stampa:
“Non eravamo concentrati in nulla di quello che stavamo facendo, soprattutto in transizione difensiva, permettendo ai Bulls facili sottomano. Sono peccati capitali.”
L’allenatore di Golden State non è nuovo a questo tipo di episodi: sia durante gara-1 delle Finals 2016 contro i Cavs che in una partita di regular season contro Portland mandò in frantumi la lavagna tattica e, nel ultimo caso, gli costò anche la squalifica.
L’episodio di mercoledì notte ha provocato diverse reazioni tra i suoi giocatori, tra cui ilarità come nel caso di Spellman:
“Ero confuso, perché lui continuava a scrivere nonostante il sangue, non avevo visto una cosa del genere”
Ammirazione per l’atteggiamento di Steve Kerr, invece, da parte del rookie Paschall:
“Un allenatore che fa una cosa del genere dimostra che ci tiene, che vuole vincere. Adoro questo atteggiamento: abbiamo reagito bene al suo sfogo”
Il messaggio è stato recepito forte e chiaro dai suoi giocatori, che hanno vinto per 104 a 90: Paschall ha messo a segno 25 punti, 7 rimbalzi e 3 assist, mentre l’altro miglior realizzatore della squadra di casa è stato Burks con 23 punti, 10 rimbalzi e 7 assist. Uno scatenato LaVine non è bastato ai Chicago Bulls per evitare la sconfitta: il numero 8 torna a casa con un bottino di 36 punti, 5 rimbalzi e 5 assist.
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