Risultati NBA: Giannis strapazza i Knicks, vittoria e piegamenti a Philadelphia. Notte fonda per i Warriors, Indiana batte gli incerottati Grizzlies
Gara senza storia al Fiserv Forum di Milwaukee, dove i Knicks quasi si dimenticano di scendere in campo. Vincono, ma non senza soffrire, i Bulls a Sacramento, mentre gli Hawks impartiscono una severissima lezione agli irriconoscibili vicecampioni uscenti. A Philly c’è tempo anche per un po’ di sana attività fisica, con James Ennis che festeggia in anticipo la vittoria sui Jazz con tre piegamenti sulle braccia
Cronaca di una morte annunciata. Non sappiamo se Gabriel Garcia Marquez sia mai passato da Milwaukee, ma non ci sono parole migliori del titolo di una sua celebre opera per descrivere la rovinosa sconfitta dei New York Knicks, che capitolano contro i Bucks di Giannis Antetokounmpo al termine di una gara in cui i valori tecnici sono emersi in modo fin troppo lampante. All’MVP uscente bastano soli 14 minuti per far registrare la doppia doppia, il che già di per sè la dice lunga sul livello di competitività della sfida del Fiserv Forum. Ospiti in balia degli avversari dal primo all’ultimo minuto di gioco, con il solo Julius Randle a salvare la faccia con 19 punti e 5 rimbalzi catturati in 25 minuti trascorsi sul parquet. Dall’altra parte, solita grande prova di Giannis Antetokounmpo, che chiude con 29 punti e 15 rimbalzi in soli 21 minuti, lasciando poi spazio al fratellino Thanasis, autore di 10 punti; career-high da 19 punti in uscita dalla panchina per D.J. Wilson.
Chicago Bulls 113 – 106 Sacramento Kings
Vittoria col brivido per i Bulls, che a Sacramento battono a domicilio i Kings di coach Walton dopo una gara dominata per larghi tratti della gara, che ha visto però gli ospiti realizzare un solo canestro negli ultimi 4 minuti e mezzo di gioco. Dopo aver flirtato con i 20 punti di vantaggio a inizio secondo tempo, LaVine e soci hanno dato l’impressione di aver tirato i remi in barca un po’ troppo in anticipo, con otto palle perse nell’ultimo quarto che potevano costare decisamente care. Lo step-back di Buddy Hield aveva infatti riportato il punteggio sul 102-100 a 2 minuti dal termine, riaprendo ufficialmente i giochi tra le due squadre. Ci ha poi pensato Lauri Markkanen a ricacciare indietro i padroni di casa con due liberi e una tripla, a cui ha risposto lo stesso Hield dalla linea dei tre punti. Tre triple fallite dal numero 24 dei Kings hanno poi fatto sì che i Bulls potessero dormire sogni relativamente tranquilli, con Zach LaVine che dalla linea della carità ha virtualmente chiuso i conti una volta per tutte. Alla fine saranno 28 i punti realizzati dall’ex Timberwolves, con Markkanen che invece si ferma a 20 con 7 rimbalzi catturati. 26 punti, ma tanti rimpianti per i tre errori decisivi dall’arco, per Hield; buono il contributo fornito da Richaun Holmes, autore di 20 punti e 9 rimbalzi in 32 minuti.
Utah Jazz 94 – 103 Philadelphia 76ers
Decima vittoria in altrettante partite tra le mura amiche del Wells Fargo Center per i 76ers, che hanno la meglio sui Jazz, alla prese con la seconda sconfitta consecutiva dopo la nottataccia di Toronto. Per una sera, a rubare la scena ai vari Embiid, Simmons e Harris ci ha pensato James Ennis III, che nonostante un bottino non esattamente irresistibile – a fine gara saranno 8 i punti realizzati in 27 minuti – ha il merito di mandare la folla in visibilio dopo essersi reso protagonista di un potenziale gioco da quattro punti. Tiro da tre, fallo, canestro e tre piegamenti sulle braccia per festeggiare il libero aggiuntivo. Poco importa poi che dalla linea della carità non sia andato tutto come sperato, perchè i 76ers hanno comunque saputo gestire il vantaggio accumulato nel primo tempo, alzando le barricate in tempo utile quando gli ospiti, nel corso dell’ultima frazione di gioco, hanno tentato invano di rifarsi sotto. 26 punti e 9 rimbalzi per Tobias Harris, mentre Al Horford chiude con 17 punti, 8 rimbalzi, 5 assist e una grande prova in entrambe le metà campo; dall’altre parte si segnalano i 27 punti conditi da 12 rimbalzi di Rudy Gobert e i 18 punti realizzati da Donovan Mitchell.