Risultati NBA: Antetokounmpo domina e i Bucks fanno 13 di fila, bene anche Lakers e Mavericks
I Bucks sembrano non volersi più fermare e arriva la tredicesima vittoria di fila per loro. Vincono anche Celtics e Nets, mentre per Golden State arriva un’altra sconfitta
I Nets sfruttano tutto il loro arsenale da dietro l’arco chiudendo la serata con il 45% di realizzazioni (contro il 34.6% degli Hawks) e vincono in trasferta sul campo degli Atlanta Hawks, anche grazie a un season-high di Garrett Temple da 27 punti e ai 24 punti di Spencer Dinwiddie, mentre la squadra rimane ancora in attesa del rientro di Kyrie Irving.
Nonostante la doppia cifra di vantaggio finale, gli Hawks sembrano iniziare la partita con il piglio giusto: è +4 al termine del primo quarto, con il punteggio sul 26-22 per i padroni di casa. Si tratta però di un falso allarme: i Nets prendono il controllo a metà del secondo periodo di gioco, non lasciandolo più fino alla sirena finale. È 56-47 all’intervallo, con la franchigia di Brooklyn che amministra il terzo quarto arrivando sul +13: l’ultimo quarto non ha più nulla da dire fino al termine della partita.
Mentre l’intero quintetto base dei Nets va in doppia cifra, quello che resta da salvare per Atlanta sono i 39 punti e 9 assist di Trae Young e i 25 punti di Cam Reddish.
Tutto tranquillo per i Boston Celtics, che in casa vincono l’ottava partita di seguito grazie al season-high da 31 punti di Jaylen Brown, ai quali si aggiungono i 28 punti di Kemba Walker e i 19 di Jayson Tatum. Partita che comincia in salita per i Celtics, che sono sorpresi dagli 11 punti nel primo quarto di Jimmy Butler (chiuderà la serata con 37 punti) portando la sua squadra in vantaggio per 28-20 al termine del primo quarto. Nella seconda frazione di gioco la squadra della Florida tenta la fuga arrivando anche sul 35-24 (massimo vantaggio per gli Heat), ma Boston tira fuori l’orgoglio e rimonta con un quarto da 32-16: il punteggio dice 52-44 all’intervallo. La squadra del Massachusetts continua il buon momento nel terzo quarto, dove resiste al contrattacco di Miami che torna sul -5 a 2 minuti dal termine del periodo, prende le definitive distanze nel corso dell’ultimo quarto grazie a due parziali ravvicinati da 9-0. Determinanti per la vittoria il minor numero di palle perse (10 per i Celtics, 19 per gli Heat).
Vittoria sofferta per i Chicago Bulls, trascinati dai 25 punti di Zach LaVine e dai 16 punti e 13 rimbalzi di Wendell Carter Jr. La squadra di Chicago rimane in vantaggio dal primo all’ultimo minuto di tutta la partita, ma rischia di veder sfumare un vantaggio di 22 punti nei minuti finali. Il primo quarto si apre infatti sotto il segno dei canestri di LaVine e Markkanen (15 punti), con i Bulls che sono sopra di 11 punti già a metà della frazione di gioco, poi chiusa in vantaggio per 27-20. È però nel secondo periodo che Chicago prende il largo, arrivando sul 50-28, massimo vantaggio della gara, grazie a una maggiore precisione dall’arco (39.4% per i Bulls a fine partita, contro il 23.3% per i Grizzlies). Memphis però comincia a ricucire qualche punto poco prima dell’intervallo, quando le due squadre vanno a riposo sul 50-35. Nel terzo quarto i Grizzlies si avvicinano ulteriormente, compiendo lo strappo decisivo nell’ultimo quarto: i Bulls perdono molti palloni (21 contro 14 il conto a fine serata) e Memphis torna sotto di 1 a 4 minuti dalla sirena finale. Solamente le triple di LaVine e Markkanen evitano il disastro, congelando il risultato sul 106-99 finale. Nonostante la sconfitta, per i Grizzlies sono da segnalare le prestazioni di Valanciunas, autore di 32 punti, e di Jaren Jackson Jr. che aggiunge 15 punti e 7 rimbalzi.
Partita davvero tirata quella fra Pacers e Thunder, con nessuna delle due squadre che riesce ad avere la meglio sull’altra fino agli ultimi minuti della partita.
I Pacers infatti sembrano capaci di poter prendere il largo già nel primo quarto, quando la squadra va in vantaggio di 7 punti sul 22-15; i Thunder però non si fanno sorprendere e chiudono il periodo in vantaggio, sul 29-26. Le cose non sembrano voler cambiare nella seconda frazione di gioco: questa volta è OKC a provare uno strappo, andando in vantaggio a più riprese, ma il massimo vantaggio che riesce a stabilire è il +5 di inizio quarto. Le squadre vanno all’intervallo appaiate: è 60-59 in favore dei padroni di casa. Il copione non cambia né nel terzo, né nell’ultimo quarto. Indiana si trova in vantaggio di tre punti a due minuti dalla fine, e i falli tattici non pagano per i Thunder: i Pacers si portano così a casa la vittoria.
Mattatori della serata sono TJ Warren, con 24 punti, e Domantas Sabonis, con 17 punti e 13 rimbalzi, da una parte; dall’altra invece buone le prestazioni di di Steven Adams (20 punti e 9 rimbalzi) e di Dennis Schroder (19 punti).