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Risultati NBA: LeBron batte Doncic e aggiusta qualche record, Denver vince ancora, OKC con polemiche sui Raptors

Fra i risultati delle cinque partite della notte spicca la vittoria in back-to-back dei Lakers contro Doncic e soci. con un LeBron James sempre più storico. Denver continua la sua silenziosa corsa, OKC espugna Toronto, Houston senza Harden e Westbrook perde a New Orleans

Oklahoma City Thunder 98-97 Toronto Raptors

È una grandissima vittoria quella ottenuta da OKC sul campo dei campioni in carica. La sfida tra le due squadre è un duello tra i due back-court: quello dei Thunder, guidato da Paul e Gilgeous-Alexander, e quello dei Raptors, dal duo Lowry-VanVleet.
La partita viaggia in equilibrio praticamente fino ai minuti conclusivi: Paul penetra, viene chiuso da Lowry, si ritrova ancora la palla in mano e segna il jumper. Per gli arbitri non c’è infrazione, nonostante le proteste veementi dei canadesi. Toronto si riporta ancora avanti, ma a segnare il canestro del definitivo sorpasso, per il 98-97, è SGA, che chiude a 32 punti la sua grande partita con un floater. CP3 ne segna 25, con 11 assist e 8 rimbalzi. 20 punti a testa per Lowry e VanVleet.

 

Charlotte Hornets 104-117 Memphis Grizzlies

Indossando una delle canotte indiscutibilmente più belle di questa stagione, Memphis abbatte senza troppi patemi d’animo gli Hornets. I Grizzlies comandano dall’inizio alla fine: i canestri di Morant, su pick ‘n roll, o i suoi assist in contropiede, danno ai padroni di casa un ampio vantaggio fin da subito. Charlotte prova una timida resistenza con Graham, che segna anche una preghiera lanciata sul fil di sirena dei 24 secondi. È comunque troppo poco per contrastare Memphis, che nella seconda parte di gara viaggia oltre i 10 punti di vantaggio e trova anche i 20 punti di Dillon Brooks per chiudere definitivamente la sfida.

 

Houston Rockets 112-127 New Orleans Pelicans

Senza Westbrook e soprattutto senza Harden, per i Rockets la sfida contro NOLA si prospettava ampiamente complicata. Gli ospiti perdono sì, ma tirano comunque fuori una buona prestazione, supportata soprattutto da Eric Gordon. Praticamente l’unica opzione offensiva affidabile, EG non si fa pregare ed è un fattore nell’attacco degli ospiti, che ad un certo punto conducono anche di 7 punti. Per i Pelicans però è la serata di Lonzo Ball, preciso da dietro l’arco come non mai: sono ben 7 le triple messe a segno, massimo in carriera. Per vincere la partita i Pels trovano anche i 25 punti in uscita dalla panchina di E’Twaun Moore, decisivo all’inizio dell’ultimo quarto, che verrà poi chiuso dalla tripla del +9 di Holiday. Sono quattro i giocatori con almeno 25 punti nei padroni di casa: Ingram e Ball con 27, Holiday e Moore con 25.

 

Sacramento Kings 115-120 Denver Nuggets

Ti abbiamo tanto aspettato, Michael Porter Jr! Supportato finalmente da una buona forma fisica, il tanto atteso numero 1 dei Nuggets offre una prestazione dall’altezza delle aspettative che si porta dietro fin dalla sua sfortunata entrata nella lega. Canestri in stepback, scarichi sugli angoli e tap-in con schiacciata perentori sono ciò che offre in questa partita. Anche Jokic, dopo due chiacchiere nel pre-partita con Vlade Divac, mostra lampi fulgidi del suo talento: brillante la penetrazione al ferro con due palleggi dietro la schiena. Denver conduce le danze, respinge i combattivi Kings e la chiude, appunto, col talento dei suoi giocatori.

 

Dallas Mavericks 95-108 Los Angeles Lakers

C’è anche Kobe Bryant nel suo Staples Center, per assistere alla sfida tra presente (LeBron) e futuro (Doncic) della lega. La partita inizia ampiamente a favore del #23, che è abilissimo a trovare smarcati i compagni sotto il ferro: gli assist a McGee e a Davis valgono i 9000 assist in carriera: LBJ diventa così l’unico giocatore della storia NBA con almeno 9k assist e 9k rimbalzi.
Doncic è invece un po’ meno preciso del solito e un brutto fallo di Howard ne provoca una dura caduta sul parquet, sbattendo la schiena: lo sloveno va negli spogliatoi per le cure del caso e rientra nella seconda metà di gara.
Seconda metà di gara che vede Anthony Davis prendersi il comando delle operazioni: AD batte praticamente sempre Porzingis, in velocità o in potenza, e permette ai Lakers di viaggiare agilmente oltre la doppia cifra di vantaggio fino al termine della gara.

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