L’ultima partita dei Golden State Warriors si è conclusa con una sconfitta contro i Memphis Grizzlies, totalizzando così ben 8 sconfitte di fila.
Non essendo l’umore dei migliori, diversi giocatori della Baia cominciano a lamentarsi e ad esternare il proprio sconforto; situazione comprensibile, d’altro canto l’anno scorso la franchigia lottava nelle finali NBA mentre quest’anno si deve trascinare per risalire da una pessima ultima posizione della Western Conference con un record 9-32.
Per riassumere le modalità con cui la squadra ha affrontato la partita contro i Grizzlies basta prendere in esame la breve dichiarazione di Omari Spiellman nel post-game:
“Nessuna intensità. Niente di niente. Eravamo lì fuori solo per correre. Ci hanno distrutti”.
E sul morale all’interno dello spogliatoio ha aggiunto:
“L’atmosfera che si respira ultimamente nello spogliatoio non è delle migliori. Dobbiamo trovare un modo di tornare indietro. Una volta che avverrà, penso che andrà meglio”.
I problemi maggiori della squadra sono dovuti ad un quasi inesistente aiuto dalla panchina e ad una mancanza di un rimbalzista tenace in attacco e difesa, oltre ovviamente alla pesante assenza di Stephen Curry, che se tutto va bene rientrerà a Marzo, e Klay Thompson.
Anche Coach Steve Kerr ha fatto il punto della situazione e ha spiegato come il percorso degli Warriors sarà ancora lungo e tortuoso, che richiederà molti sacrifici e momenti di sofferenze:
“E’ stata una prima metà di stagione difficile per noi. Ma c’è ancora molto per cui giocare. Giochiamo per il futuro. Individualmente e collettivamente dobbiamo continuare a migliorare dal momento che entriamo nella seconda metà della regular season, e cercare di creare qualche bella situazione”.
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