Durante l’estate la trade che aveva portato Fultz in Florida era parsa a molti come il canto del cigno. Il 21enne, nativo Maryland, era stata la prima scelta assoluta al Draft 2017. Ma le grandi aspettative che si erano create attorno al giocatore non si sono concretizzate nei due anni a Philadelphia. Da possibile nuova stella del firmamento Nba il playmaker era diventato in brevissimo tempo uno dei candidati alla peggior scelta nella storia dei Draft.
Ed invece il nostro Markelle ad Orlando ha trovato la sua dimensione. Piazza tranquilla, libera dalle pressioni di franchigie più ambiziose, core giovane e un ruolo non più da stella ma da giocatore normale, con il giusto tempo a disposizione per ritagliarsi il suo spazio. Fultz ha trovato continuità e sta viaggiando a una media di 11.7 punti e 4.6 assist a partita.
E il 2020 sembra essere partito ancora meglio. Ieri sera, infatti, è arrivata la prima tripla doppia, fondamentale nella vittoria Magic contro i Lakers. E proprio sulla star dei losangelini, ossia LeBron James, Fultz ha rilasciato parole di stima e affetto, rivelando un rapporto che pochi conoscevano:
“Mi ha contattato diverse volte, è come un mentore per me e mi dice sempre di cercarlo per qualunque cosa io abbia bisogno. Recentemente, quando ho segnato 25 punti, mi ha scritto e mi ha fatto i complimenti. È come un maestro per me, ed è una cosa grandiosa”
Un gesto di stima e di affetto da parte di un veterano della Lega, che conosce le pressioni del mondo NBA, soprattutto per quei giocatori che vengono chiamati nelle prime scelte. Ora spetta a Fultz ripagare questo supporto, che molti suoi colleghi non hanno potuto avere. Perché un fan così inaspettato, e di questo calibro, non può che dare motivazioni in più.
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