La scomparsa improvvisa di Kobe Bryant ha devastato le più grandi personalità del mondo NBA e sportivo in generale, ma ce n’è una particolarmente toccata dalla tragedia. Si tratta di Shaquille O’Neal. L’ex centro è stato a lungo compagno di squadra di Kobe ai tempi dei Los Angeles Lakers del Three-peat che hanno caratterizzato i primi anni 2000.
Durante la diretta televisiva su TNT, Shaq ha condiviso diversi ricordi sull’amico-nemico che ha caratterizzato la sua carriera all’interno della Lega, lasciando trasparire un dolore immenso derivante dalla tragica morte di Kobe e di sua figlia GiGi:
“I nostri nomi saranno legati per sempre per quello che abbiamo fatto insieme. La gente mi chiede sempre del nostro rapporto e io rispondo che è come quello che ho con Charles Barkley: due forti personalità che fanno le cose a modo loro, dicendo certe cose, ma senza mai perdere il rispetto uno dell’altro. E quando è il momento di scendere in campo vincono, questi siamo stati io e Kobe, questo è quello che abbiamo fatto”.
“Il fatto che non potremo scherzare insieme alla sua cerimonia di ingresso nella Hall of Fame, il fatto che non potrà dirmi: ‘Ah, io ne ho cinque di anelli NBA, tu solo quattro’. Che non potremmo dirci che se fossimo restati insieme avremmo potuto vincerne 10… queste sono cose che non potranno mai tornare indietro. Ho già perso mio padre e mia sorella… l’unica cosa che vorrei è di potergli parlare ancora.”
Poi, Shaq, ha parlato di come è venuto a conoscenza della tragica notizia:
“All’inizio non ci credevo, ero con mio figlio e i miei nipoti e uno dei miei nipoti è arrivato piangendo facendomi vedere il telefono. Gli ho detto toglilo, viviamo in tempi in cui tutto può essere falsificato, non ci volevo credere. Poi tutti hanno iniziato a telefonarmi… E dopo l’altro colpo, la sua amatissima figlia… Ogni volta che incontravo Kobe con sua moglie e le bambine dicevo ‘Ecco lo zio Shaq’ e provavo a farle ridere. È devastante”