Titolo originale: Rebound – The Legend of Earl “The Goat” Manigault
Anno di uscita: 1996
Durata:2h
Da qui in avanti parleremo solamente di film che raccontano di storie realmente accadute. Il primo di questi è allora Più in alto di tutti, incentrato sulla vita della leggenda dei playground Earl Manigault, fatta di alti e bassi, in cui il tema principale è stata la contrapposizione tra amore per la pallacanestro e quella per l’eroina.
Perché guardarlo: perché è un film dall’enorme impatto emotivo, che contemporaneamente lascia un certo senso di smarrimento e un forte senso di ispirazione una volta terminata la visione. Poi perché è una storia vera – e il film rimane piuttosto fedele alla vera vita di Manigault -, ma anche perché parla di un tema sensibile quale la dipendenza da eroina. Inoltre, segnaliamo la presenza di Kevin Garnett nei panni di Wilt Chamberlain.
Vi piacerà se: vi piacciono le storie di redenzione.
Coach Carter
Credits to leadershipgeeks.com
Titolo originale: Coach Carter
Anno di uscita: 2005
Durata: 2h 16min
Trama: Anche Coach Carter è un film ispirato alla realtà. Samuel L. Jackson infatti interpreta Thomas Carter, un rigido allenatore di pallacanestro, che nel 1999 ritorna alla Richmond High School da allenatore degli Oilers, dopo avervi militato da ragazzo. All’epoca diversi media riportarono i suoi severi metodi di allenamento, che comprendevano anche l’esclusione dalla squadra qualora i giocatori non avessero seguito il programma scolastico e mantenuto una media dei voti soddisfacente.
All’inizio del film, infatti, Carter nota che i suoi giocatori sono indisciplinati e, soprattutto, nemmeno interessati alla scuola se non fosse per la pallacanestro. Per questo motivo l’allenatore introduce un vero e proprio regolamento di condotta: cosa che induce Timo Cruz, il giocatore più talentuoso della squadra, ad uno scontro fisico con il proprio coach. L’atleta finisce così fuori squadra, rischiando di venir trascinato nella malavita di strada per via di alcuni contatti poco raccomandabili.
Una storia che la Richmond High School ha già sentito parecchie volte, visto le difficili situazioni familiari in cui molti frequentanti della scuola si ritrovano, e che coach Carter è deciso ad interrompere. Per questa ragione, dopo una notte sopra le righe da parte dei giocatori in seguito ad una vittoria, Carter li riprende per il comportamento poco consono, decidendo addirittura di chiudere la palestra quando scopre che diversi giocatori hanno saltato le lezioni e non ottenuto buoni voti.
A una riunione con diversi genitori furiosi per il comportamento dell’allenatore, Carter spiega proprio questo: la scuola ha un tasso altissimo di rinunce dopo il primo anno, lasciando intuire che in mancanza di un buon livello di educazione molti rinunciatari finiscono con il condurre una vita dalla fedina penale piuttosto sporca.
È a questo punto che giocatori e genitori prendono coscienza del fatto che Carter stia facendo questo per il loro bene, e che la squadra comincia ad inanellare una serie di vittorie nel proprio campionato, anche grazie al ritorno di Timo Cruz nel roster, almeno fino all’ennesima difficoltà che rischia di minare una precaria serenità così difficilmente ristabilita.
Perché guardarlo: il film è incentrato sulla storia di alcuni ragazzi il cui destino sembra ormai già scritto, ma che tramite una presa di coscienza collettiva trovano la forza di provare a fare qualcosa per cambiare la loro vita. L’intento di Coach Carter è dunque quello di dimostrare che le persone giuste e le giuste motivazioni possono rivelarsi fondamentali per realizzare i propri obiettivi.
Vi piacerà se: apprezzate le storie vere che non disdegnano l’aspetto motivazionale.
Commento