Karl-Anthony Towns ci ha messo la faccia. Il giocatore dei Minnesota Timberwolves, nella notte ha pubblicato un video sui propri account social in cui ha raccontato il dramma del Covid-19 che sta costringendo sua madre ad una dura battaglia, in un letto d’ospedale. Il lungo, visibilmente emozionato, confessa come la madre sia in coma indotto, attaccata ad un ventilatore per la respirazione artificiale.
“Ho deciso di fare questo video perché la mia storia può aiutare tutti a non sottovalutare la gravità del coronavirus. Aveva sempre febbre alta, 39.4° che a volte scendeva un po’ ma restava comunque sempre superiore ai 38°. Dopo un momento in cui ho pensato che stesse migliorando, che avesse svoltato e che le cose si sarebbero messe per il meglio, la situazione invece è peggiorata, giorno dopo giorno. Speravo che questa o quella medicina sarebbe stata quella giusta, che il mix di farmarci avrebbe fermato questa malattia, invece le condizioni dei suoi polmoni sono sempre peggio, faceva fatica a respirare, l’ho vista scivolare in uno stato confusionario fino a che i medici non hanno scelto di ricorrere al coma indotto. Oggi è attaccata a un ventilatore, io voglio continuare ad avere un atteggiamento positivo che è quello che per primo ho avuto con lei: ho provato a parlarle, le ho detto che la amo, lei mi ha detto cose che non volevo sentire e che per questo ho cercato addirittura di rimuovere. Mia madre è sempre stata il boss a casa nostra, una donna fortissima, le ho chiesto di restare a sua volta positiva. Continueremo a lottare, batteremo questa malattia, io per primo non mollerò di certo in questa battaglia, ma questo video è perché la gente capisca che questa malattia è reale, può colpire tutti, ed è qualcosa di davvero serio, al punto da poter essere mortale””