Sono passati ormai 11 anni dall’addio alla NBA, ma Stephon Marbury rivolge sempre più di un pensiero alla sua Nazione. Secondo quanto riportano i media americani, infatti, Starbury starebbe lavorando con un fornitore cinese sulla base di un accordo che prevede la spedizione di 10 milioni di mascherine N95 da destinare allo stato di New York, il più in difficoltà negli States con più di 30.000 contagiati.
Le mascherine, come indicato da Marbury, sarebbero destinate in maniera prioritaria ai medici e infermieri degli ospedali sparsi sul territorio. L’ex play dei Knicks ha inoltre dichiarato che il suo fornitore sarebbe pronto a vendere le mascherine “al costo” di 2.75 $ ciascuna. A New York, nel frattempo, i rivenditori le piazzano sul mercato a 7.50 $ l’una. Queste le ragioni per cui Marbury si è attivato in prima persona:
“Alla fine io vengo da Brooklyn. Tutto quello che sta succedendo lì lo sento molto vicino al punto di voler aiutare in qualche modo New York. Ho una famiglia lì a Coney Island. Ho tanti affetti che stanno affrontando questa cosa e so quanto sia importante per le persone avere delle mascherine in questo periodo”.
Nonostante i suoi sforzi, Marbury ha avuto diverse difficoltà nell’entrare in contatto con le persone giuste a New York. Ha parlato con il presidente del distretto di Brooklyn, Eric Adams, ma quest’ultimo, inizialmente, aveva riferito all’ex giocatore che non c’era alcun bisogno di ulteriori mascherine.
Poco più tardi, nella totale confusione, il ‘New York Post’ ha contattato il Dipartimento della Sanità dello Stato il quale, invece, ha chiesto con forza di poter mettersi in contatto con Marbury per portare avanti l’operazione citata poc’anzi per avere le 10 milioni di mascherine N95.
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