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Curiosità

I 10 giocatori NBA con l’infanzia più difficile

5. Serge Ibaka

Un altro giocatore che la guerra l’ha vista da vicinissimo è Serge Ibaka. Terzultimo di 18 fratelli, nato da genitori entrambi cestisti, vide la sua città natale Brazzaville venir rasa al suolo a soli sette anni (sostanzialmente in contemporanea con i 38 punti di Jordan contro i Jazz in gara 2 delle Finals).

Aveva nove anni quando scoppiò la seconda guerra del Congo, la quale costrinse tutta la famiglia Ibaka a trasferirsi nella città Ouesso, all’estremo nord del Paese, con accesso limitato per più di 3 anni ad acqua ed elettricità. Il basket gli fece superare i momenti più duri della sua terribile infanzia: la prematura scomparsa della madre e l’imprigionamento del padre. Quest’ultimo aveva deciso il trasferimento a Ouesso ma, ritrovatosi nel lato sbagliato del conflitto, fu fatto prigioniero per un certo periodo. La sua storia è raccontata in Son of the Congo, un documentario di quasi un’ora prodotto da Grantland e ESPN Films. Dirà, durante la première del film:

“Tutto era difficile, soprattutto mostrare da dove vengo. Spesso dimentichiamo le nostre origini. Mi vedi indossare un bel completo, ora. Ma è stata dura, davvero dura, mostrare tutto ciò. Vedi la mia stanza, il mio letto, mia figlia, la mia storia, tutto. Penso che però possa aiutare le persone ad apprezzare anche le piccole cose che abbiamo nella vita. E’ una storia lunga, quella della mia vita, che difficilmente può essere raccontata in solo 55 minuti. Crescere con mio padre, vedere mia madre morire, vedere mio padre andare in prigione. Non avevo nulla, ecco dov’era la mia motivazione. Mi sono detto ‘Sognerò, perché sognare non costa nulla. Credo in Dio e con Dio tutto è possibile’”

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