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Le 10 clausole nei contratti più assurde della storia dell’NBA

Spesso si parla di giocatori strapagati, contratti fuori da ogni logica, regole incomprensibili e eccezioni ad hoc. Meno ci si sofferma sulle altrettanto assurde clausole contenute all’interno di essi. Scopriamo le dieci più incredibili della storia dell’NBA.

5. Matt Bonner

A volte una clausola contrattuale può sembrare più una scommessa che un vero e proprio incentivo. Durante la stagione 2010-11 i San Antonio Spurs garantirono a Matt Bonner ben 100.000 dollari nel caso la somma delle sue percentuali da tre, dai liberi e dal campo avesse dato come totale 169.

A fine anno riuscì a raggiungere soltanto il 157%. Una sfida comunque stimolante per un giocatore che, malgrado non da protagonista, è diventato un’icona della franchigia texana (da cui si è recentemente separato dopo dieci lunghi anni)

 

4. Nick Collison

Collison

Una vita a Seattle e poi in Oklahoma, prima con i SuperSonics e poi con i trasferiti Thunder, Nick Collison è stato praticamente un’istituzione in quel di Oklahoma City, tanto da far inserire nel suo contratto una clausola molto, molto particolare. La franchigia era infatti pronta a tirare fuori 100.000 dollari e consegnarli a Nick stesso nel caso il big man dell’Iowa avesse vinto nient’altro che il Most Valuable Player.

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