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Le 10 clausole nei contratti più assurde della storia dell’NBA

Spesso si parla di giocatori strapagati, contratti fuori da ogni logica, regole incomprensibili e eccezioni ad hoc. Meno ci si sofferma sulle altrettanto assurde clausole contenute all’interno di essi. Scopriamo le dieci più incredibili della storia dell’NBA.

2. Mario Chalmers

Chalmers

Ancora problemi di peso, ancora clausole legate ai chili sulla bilancia. Vista la predisposizione di Mario Chalmers a mettere su massa, gli Heat, al fine di non ritrovarsi con un giocatore palesemente fuori forma ai nastri di partenza della regular season, erano soliti inserire una clausola che prevedeva la corresponsione alla guardia dell’Alaska di ben 20.000 dollari solo nel caso si fosse presentato alla summer league o a qualsiasi programma di ricondizionamento fisico di squadra per il mantenimento del peso forma. Bastava “presentarsi”, secondo i termini della clausola. Agli Heat evidentemente interessava che Mario almeno ci provasse.

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