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Da ‘Black Mamba’ a ‘The Chosen One’: il significato dei soprannomi di 10 giocatori NBA

La storia della nascita di alcuni dei soprannomi dei più grandi giocatori nella storia della Lega

2. Chris “Birdman” Andersen

Chris Andersen, Cleveland Cavaliers

Tanti indizi portano a questo divertente soprannome: il primo di tutti è ovviamente la passione che Birdman, al secolo Chris Andersen, ha per i volatili, tanto da dedicare buona parte dei tatuaggi sul suo corpo a questi ultimi. L’apertura alare decisamente notevole ha poi fatto la sua parte ma, l’elemento che ha contribuito in maniera decisiva, è senza dubbio il battito di ali che il lungo mimava dopo ogni giocata.

Per capirne di più, Flavio Tranquillo e Federico Buffa raccontano Andersen.

 

1. George “The Iceman” Gervin

george gervin

(news4sanantonio.com)

Nei lontanissimi primi anni Settanta un giovane e poco sviluppato George Gervin era solito terminare gli allenamenti con la maglietta asciutta. Il ragazzo però non si risparmiava di certo, anzi, era sempre il primo ad arrivare in palestra e l’ultimo ad andarsene, la sua sudorazione però era praticamente inesistente. Qualche tempo più tardi alcuni suoi compagni, tra i quali Doctor J., iniziarono a chiamarlo “Iceberg Slim” ovvero “Iceberg magro”.

Da quel momento il soprannome venne unanimemente riconosciuto come “Iceman”, sia per la sua maglietta, divenuta canotta NBA, sempre asciutta, sia per la freddezza con la quale era solito andare a segno.

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