4. Darryl Dawkins
Chocolate Thunder (la leggenda narra che il soprannome venne coniato per lui da Stewie Wonder, ndr) fu un ottimo per non dire eccelso giocatore d’oltre oceano, e una vera e propria leggenda dei parquet nostrani durante gli anni 80-90.
Un precursore dei pivot fisici, dai movimenti sotto canestro decisi e violenti, un antenato che per caratteristiche e modo di giocare al giorno d’oggi potrebbe venire paragonato (con le dovute proporzioni) a giocatori del calibro di Shaquille O’Neal ed Alonzo Mourning.
Il nativo della Florida fu cresciuto in tenera età da sua nonna Amanda in quel di Orlando: data la imponente statura, una volta che si iscrisse al liceo alla Maynard Evans High School, entrò facilmente nella squadra di basket.
La sua crescita verticale gli consentì di raggiungere i 2 metri e 11 cm nella sua stagione da senior durante la quale riuscì a mantenere elettrizzanti medie per l’intera annata.
Ogni singola volta che Darryl giocava produceva 35 punti e 21 rimbalzi in favore del suo team, numeri che gli consentirono di diventare un vero e proprio fattore in grado di cambiare l’andamento delle partite a suo piacimento.
I suoi numeri lo fecero rapidamente diventare il talento più monitorato dell’intera nazione, giunsero offerte dalle migliori squadre collegiali dell’epoca, tra le quali Kentucky e Kansas che si proposero a Darryl per prime.
Al momento della fatidica scelta, Dawkins pronunciò delle parole inedite che spiazzarono tutti gli addetti ai lavori, decise infatti di rifiutare il college e rendersi direttamente eleggibile per il draft del 1975.
Era il primo giocatore nella storia del basket ad entrare direttamente dal liceo alla NBA, un evento assolutamente inedito (Malone era stato selezionato dalla ABA), e precursore di molti altri che negli anni successivi si sarebbero verificati.
Dietro a quella scelta audace, e a detta di molti azzardata, c’era la necessità da parte di Darryl di iniziare a racimolare guadagni in modo tale da sistemare sua nonna e sua madre che a quei tempi navigavano in acque decisamente poco buone.
Venne selezionato dai Philadelphia 76ers con la quinta scelta assoluta, con la squadra della città dell’amore fraterno firmò un contratto di 7 anni per 1 milione di dollari totali di stipendio, una cifra decisamente importante per i luccicanti anni 70.
Dawkyns mentre parla con “The Doctor” Julius Erving ai tempi dei Sixers