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NBA, The Last Dance: il regista spiega i curiosi sottopancia di Obama e Clinton

Un dettaglio che non è sfuggito agli spettatori. Il regista: “Volevo solo persone che avessero un legame organico con la storia”

The Last Dance

Le prime due puntate del docufilm The Last Dance – disponibile su Netflix – sono state un successo. Tra le persone chiamate a testimoniare, se possibile, ancora di più la magnitudo della figura di Michael Jordan c’erano anche Barack Obama e Bill Clinton.

C’è un dettaglio che non è sfuggito agli spettatori: per entrambi gli ex POTUS, infatti,  il sottopancia recava descrizioni neutrali, senza alcun riferimento al ruolo istituzionale ricoperto. Nel sottopancia di Obama si leggeva “ex abitante di Chicago“, mentre quello di Clinton recitava “ex governatore dell’Arkansas“.

Barack Obama in 'The Last Dance'

Barack Obama in ‘The Last Dance’

Il regista Jason Hehir, intervistato da The Athletic, ha spiegato:

La cosa riguarda Michael. Barack Obama non è il tipo di persona di cui ho il numero e alla quale posso mandare un messaggio. Michael aveva un legame, ma ero abbastanza inflessibile sul fatto che non ci fossero, all’interno del film, persone che non avessero un collegamento organico con la storia. La tentazione di dire ‘mettiamo dentro quante più persone famose possibile’  viene credo dal fatto che Michael era super celebre a sua volta. C’erano filosofie contrastanti tra  [partner] nella produzione dal punto di vista di ciò che rende un documentario un grande prodotto. […] Sono prima di tutto un regista e voglio solo raccontare la storia come se non fossero super conosciuti: chi erano gli individui che formarono quella squadra, come diventarono famosi e come gestirono la loro fama?
Questo fu un aspetto interessante in assoluto, il bello è che tutti abbiamo un obiettivo comune – creare qualcosa di fantastico che chiunque possa guardare con piacere”

Una scelta che rende la storia raccontata in The Last Dance molto più interessante:

 “La tentazione sarebbe quella di dire ‘ Ok, Bill Clinton è stato Presidente negli anni Novanta. Deve parlare di Michael perché era in carica al tempo e l’ha visto giocare dal vivo’. Il mio punto era ‘ Ok, cosa avrà Bill Clinton di così diverso rispetto a qualsiasi altro tifoso che abbia visto Michael giocare? Perché farne un’autorità nel basket per il solo fatto di essere Bill Clinton?’  Ora, se Bill Clinton dice ‘Sono stato governatore dell’Arkansas quando Scottie Pippen era all’high school e l’ho visto giocare’ è un elemento organico e molto più interessante rispetto alla storia.”  

 

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