I Los Angeles Lakers hanno deciso di restituire i 4,6 milioni di dollari ricevuti grazie al programma federale di sostegno alle imprese. Molte altre grandi aziende hanno rifiutato gli aiuti, sostenendo la necessità di aiutare i più deboli. A causa dell’emergenza Covid-19, il governo federale ha stanziato un imponente piano di aiuti. Il fondo, chiamato Small Business Administration’s Paycheck Protection Program, dispone di 349 miliardi di dollari da investire.
Pur essendo la franchigia di maggior valore, dietro ai New York Knicks, i Lakers rientravano tra i destinatari. Il prestito viene erogato a patto che si utilizzi per pagare gli stipendi dei dipendenti, senza licenziare nessuno. I Lakers hanno emesso un comunicato ufficiale per annunciare la scelta:
“Quando abbiamo scoperto che i fondi erano finiti, abbiamo rinunciato al prestito in modo che venga erogato a chi ne ha più bisogno. I Lakers si stanno impegnando per supportare sia la locale comunità sia per supportare i propri dipendenti.”
In caso di necessità, i Los Angeles Lakers possono contare sulla linea di credito messa a punto dalla NBA, che può erogare prestiti per un totale di 1,2 miliardi di dollari. Secondo ESPN, una franchigia avrebbe già usufruito dei fondi messi a disposizione. Inoltre i Lakers, ad aprile, avevano annunciato l’intenzione di non licenziare nessuno. I dirigenti gialloviola si sono già tagliati lo stipendio del 20%.
Altre grosse compagnie, come la catena di hamburger Shake Shack e la catena di rivenditori d’auto AutoNation, hanno rinunciato agli aiuti. In totale hanno rifiutato circa 87 milioni di dollari.
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