Steve Kerr, coach dei Golden State Warriors, ha parlato di un aspetto mentale di Stephen Curry spesso non sottolineato dalla stampa e dai media USA. Kerr, infatti, ha dichiarato come il nativo di Akron sia assolutamente un giocatore che ama la competizione. Quando Kerr divenne allenatore degli Warriors nell’estate del 2014 rimase stupito dalla voglia di vincere del suo asso. Queste le parole rilasciate a Logan Murdock di NBC Sport:
“Penso che molti sottovalutino la voglia di vincere di Curry. Quanto è competitivo. Secondo me molti sottovalutano questo suo aspetto a causa della sua faccia d’angelo e della sua fisicità diversa. Lui però è differente da tutte le altre star che ci sono nella Lega. Nel mio primo training camp, da allenatore degli Warriors, ho visto quanto voleva vincere. Quanto era importante per lui. Abbiamo anche fatto diverse piccole gare in allenamento e Curry voleva sempre primeggiare, in qualsiasi cosa. Durante il mio anno, quando avevamo un giorno libero a Minneapolis, decidemmo di andare a giocare a bowling. Anche in quel caso è uscita fuori la sua mentalità: voleva chiaramente vincere, a tutti i costi. Anche quando giocavamo a Ping Pong.”
La voglia di trionfare del giocatore si è chiaramente intravista in questi anni in cui Stephen Curry ha vinto 3 anelli NBA e 2 MVP della stagione. In quest’annata gli Warriors hanno vissuto un incubo poiché privi della loro stella. Infatti il prodotto di Davidson è riuscito a giocare solamente cinque partite a causa della frattura ad una mano occorsa nelle prime uscite stagionali dei californiani.
La stagione dei Dubs, senza le loro stelle, è stata un totale fallimento passando dalle NBA Finals 2019 ad essere ultimi nella Western Conference vincendo appena 15 partite.
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