La NBA continua a fronteggiare l’emergenza COVID-19 sostenendo la ricerca per trovare una cura per il coronavirus.
Come scrive Shams Charania, la NBA ha chiesto a tutti i suoi giocatori e staff guariti dal virus di donare il plasma alla Mayo Clinic, struttura dedicata alla ricerca di anticorpi contro COVID-19.
Vari studi hanno dimostrato che gli anticorpi sono determinate proteine sviluppate dal sistema immunitario di una persona in risposta a un’infezione. Questi anticorpi possono essere un punto di svolta nella ricerca di una cura per il virus in quanto ” possono rilevare infezioni precedenti con pochi o nessun sintomo“.
La Mayo Clinic ha sottolineato come il plasma degli atleti, visto il volume degli anticorpi sopra la norma, sia molto utile alla ricerca. L’intento di questi studi è quello di trovare un vaccino per il coronavirus.
Oltre a dare sostegno alla ricerca, la NBA riceverà l’aiuto della Casa Bianca per cercare di tornare a giocare il prima possibile. Come riporta un funzionario governativo a The Athletic, il presidente Trump cercherà in tutti i modi di far ripartire lo sport americano nel minor tempo possibile.
Il piano della NBA è quello di testare i giocatori e tutti gli addetti ai lavori all’interno di un periodo di quarantena di due settimane. Passato l’isolamento e dopo un altro tampone, chi risulterà negativo potrà iniziare un training camp di 14 giorni.
La speranza della lega è quella di ricominciare la stagione a luglio e concluderla a settembre, ma si tratta di ipotesi perché, come ha ripetuto più volte il dottor Anthony Fauci, è il virus che detta i tempi.
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