La carriera di Vince Carter in NBA non sembra avere mai fine. Dopo più di 20 anni nella Lega, l’attuale giocatore degli Atlanta Hawks è in attesa di capire se la regular season 2019-2020 verrà portata a termine o meno. Quel che è certo, però, è che Vince nel corso dei suoi ultimi anni sui parquet più famosi dell’America del Nord, non si è mai svenduto o accettato proposte da squadre contender che rischiavano di limitare il suo contributo sul campo per cercare di vincere un anello. Carter, nel corso di una intervista a Bleacher Report, ha infatti confessato di non essersi mai svenduto fino a questo livello:
“Non ho mai avuto intenzione di vendere la mia anima per ottenere un titolo NBA. Ciò che intendo è che mi sento come un ragazzo di 43 anni ancora in grado di poter competere, giocare e fare ciò che posso fare in campo… Intendo dire che se vado in un’altra squadra che è pronta a vincere un campionato, non è garantito che io potrò giocare e divertirmi sul parquet. E non posso gestire una situazione di questo tipo, fratello. Adoro troppo il gioco per stare seduto in panchina e non usare le mie abilità sul campo”.
Poi Vince, durante la chiacchierata con BR, ha svelato le sue intenzioni post-ritiro:
“Voglio fare qualcosa sempre nel mondo della pallacanestro, rimanere all’interno di questo gioco. Voglio continuare a essere un mentore per i giovani in qualche modo. Ho l’aspirazione di far parte di una ownership di una franchigia NBA. Chiaramente non ho i soldi per possedere una squadra [come sta facendo MJ con gli Charlotte Hornets] … ma ad un certo punto vorrei far parte di una franchigia ed essere l’uomo di mezzo per colmare il divario tra la proprietà e la parte esecutiva”.
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