Tutti noi almeno una volta ci siamo chiesti come sarebbe stato veder giocare insieme LeBron James e Michael Jordan, la leggenda dei Chicago Bulls e il più grande giocatore NBA di tutti i tempi. Dopo la messa in onda degli ultimi episodi di ‘The Last Dance’, Lebron James ha parlato del suo rapporto con MJ.
Durante il suo show Uninterrupted WRTS After Party”, il numero 23 dei Los Angeles Lakers ha raccontato del suo primo incontro con His Airness:
“Avevo 16 anni ed eravamo alla Hoops Gym di Chicago, lui si stava allenando per tornare a giocare. Sembrava Gesù, per me lui era Black Jesus. In quell’occasione non giocai subito, rimasi a guardare la partita per la maggior parte del tempo. Entravo solo quando un pro della NBA era stanco: non mi sembrava vero, giocavo contro Jordan e altri campioni come Pierce, Hardaway e Ron Artest. Michael segnò il canestro della vittoria con lo stesso tiro che fece in gara 6 contro Utah, nelle finali del ’98”
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I due condivisero il parquet nel 2003 quando MJ invitò al suo campo estivo a Santa Barbara LeBron James che, poco dopo il Draft, aveva appena firmato un contratto con Nike:
“Finito il camp io e Michael, insieme ad altri giocatori del college, giocavamo per un’ora, un’ora e un quarto: quando ero in squadra con lui non ho perso una partita”
Un’alchimia che LeBron James avrebbe avuto anche se fosse stato il compagno di Michael Jordan ai Bulls, come racconta nel corso dell’intervista:
“Sarei stato il compagno perfetto per Michael Jordan, insieme saremmo stati perfetti: lui era un killer e con i miei assist saremmo stati straordinari. Ho visto ciò che Pippen ha fatto al fianco di MJ: ha fatto grandi cose, ma se avessi giocato in quei Bulls come point forward vicino a Jordan, avrei alzato ancora di più il livello”
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