La figura di Michael Jordan è stata ben individuata dai tifosi NBA dopo aver assistito alle dieci puntate spettacolari di The Last Dance, la docuserie che ha raccontato nel dettaglio la cavalcata dei Chicago Bulls durante gli anni ’90 e del ruolo di His Airness all’interno della squadra. C’è chi lo ha etichettato come un tiranno, non proprio accomodante verso i propri compagni, e chi, come Paul George, ha continuato ad ammirarlo, senza dubbio alcuno. La stella dei Los Angeles Clippers, in una intervista rilasciata da ESPN e riportata da Sky Sport, ha quindi parlato della figura di Jordan:
“Sapete cosa? Non mi avrebbe dato fastidio. Sono cresciuto guardando Kobe Bryant, imparando ad apprezzare la sua voglia di vincere e il suo spirito impetuoso. Io a Indiana volevo essere come lui, volevo essere responsabile di tutto per far capire ai miei compagni che volevo vincere a ogni costo. Perciò ho ammirato vedere MJ nel suo documentario e mi sarebbe piaciuto giocare con uno fatto in quella maniera.”
Poi, George, incalzato da ESPN, ha quindi provato ad accostare i modi di fare di MJ ai tempi, con quelli di Russell Westbrook, suo compagno ai tempi degli Oklahoma City Thunder:
“Molte delle tendenze che ho visto in MJ le ho viste con la stessa intensità anche in Russell Westbrook. Russ vuole vincere a ogni costo e da compagno lo adori. È quello che ogni volta che scende in campo dà tutto quello che ha. Ed è una cosa che ammiro”
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