La stagione NBA ripartirà, è ormai ufficiale. Solo 22 squadre però voleranno a Orlando per giocarsi prima l’accesso ai Playoff e poi la rincorsa al titolo. Tra queste non ci saranno i Golden State Warriors, conferma che suona alquanto straniante dopo le cinque apparizioni consecutive alle Finals degli ultimi anni di Stephen Curry e compagni.
Tenendo ben presente il record negativo (15-50) registrato nel corso della stagione regolare prima che tutto si interrompesse, è matematicamente comprensibile che la franchigia di casa a San Francisco non sia stata invitata nella “bolla” predisposta in Florida.
Questo confermato epilogo della loro stagione sul campo apre le porte ad un’estate di approfondite riflessioni sul Draft, che li vedrà tra i protagonisti. Le due date decisive da fissare sul calendario sono il 25 agosto, giornata in cui avrà luogo la Draft Lottery e si conosceranno i possessori delle scelte e, ovviamente, il 15 ottobre, giorno del Draft NBA. Golden State ha la certezza che sarà tra le prime cinque a scegliere, con ottime possibilità di trovarsi nel novero delle prime tre assieme a Minnesota e Cleveland. Sarà necessario sin da ora osservare con attenzione alcuni nomi che potrebbero giovare al futuro della franchigia o rivelarsi ambite pedine di scambio per portare sulla Baia stelle già affermate; i nomi più caldi per le prime scelte sembrerebbero essere Anthony Edwards, Obi Toppin, LaMelo Ball e il francese Killian Hayes, ma attenzione al lungo ex Memphis University James Wiseman, che potrebbe imporsi da subito come centro titolare.
La seconda opportunità “offerta” a GSW beneficia i giocatori già sotto contratto con la franchigia in termini di condizioni fisiche, riabilitazione e freschezza alla partenza della stagione 2020-2021, che dovrebbe coincidere con il primo di dicembre di quest’anno. Curry, Thompson e Green non giocano insieme contemporaneamente da un anno intero, a partire dall’infortunio di Thompson in gara 6 delle scorse Finals, e questa lunga attesa permetterà ai Big Three di recuperare la condizione ottimale e farsi trovare pronti ai blocchi di partenza. Al tempo stesso, in termini di mero chilometraggio, i loro potenziali rivali del 2021 avrebbero solo un mese di riposo prima dell’inizio del Training Camp, provvisoriamente fissato al 10 novembre. Ciò implica innegabilmente un arrivo ben più agevole alla tarda primavera 2021, quando si tornerà a fare sul serio, e soprattutto a pieno e recuperato organico, con l’urgenza di riscattare questa stagione fallimentare, dando la caccia alla sesta finale in sette anni.
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