Non è stata un’annata semplice per coach Kerr e i Golden State Warriors. I dominatori assoluti delle ultime cinque stagioni, con altrettante presenze consecutive alle Finals e tre titoli vinti, hanno vissuto un’ultima stagione incompleta ma comunque drammatica.
L’addio di Durant, l’assenza del lungodegente Klay Thompson e il precoce quanto grave infortunio di Curry alla mano hanno minato pesantemente gli obiettivi e le aspettative per il 2020. Rimasto con i soli Green, D’Angelo Russell, poi spedito a Minnesota, e qualche giovane prospetto interessante, coach Kerr non ha potuto fare altro che barcamenarsi tra le tante L in giro per la lega.
La voglia di rivincita, unita alla lunghissima pausa obbligata dalla pandemia mondiale, dovrebbero spronare i propri giocatori a dare il massimo ai prossimi minicamp estivi degli Warriors. Coach Kerr si aspetta la massima partecipazione dalle sue stelle, Curry, Thompson e Green compresi, per i prossimi appuntamenti:
“Sì, al 100%. Sarei shockato se non volessero partecipare, visto che dovremmo affrontare una pausa forzata lunga nove mesi”
Golden State detiene il record peggiore della lega (15-50) e insieme ad altre sette squadre rivedrà il parquet NBA solo nel prossimo dicembre. Le 8 squadre escluse hanno preteso di iniziare dei minicamp in anticipo e di provare anche ad organizzare un torneo tra di loro, in vista della stagione 2020-2021. Stagione in cui Steve Kerr si aspetta grande apporto dai giovani del roster:
“Mi aspetto un grande miglioramento dai nostri giovani, al punto da poterli inserire nelle rotazioni. Chi sarà? Toccherà a loro. Devono guadagnarselo ai prossimi minicamp, nelle amichevoli. Ma è quello che ci aspettiamo”
Riusciranno i Golden State Warriors a riemergere dall’inferno di questa stagione e a ritornare in vetta alla Western Conference, nonostante la lunghissima pausa forzata e il rientro da infortuni gravi di due giocatori chiave come Curry e Thompson?
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