Questa seconda metà della stagione 2020, che si appresta a ripartire il 30 Luglio, non può essere affrontata come tutte le altre. Per il rischio di nuovi contagi – ancora altissimo e che richiede un controllo maniacale – per una stagione regolare che deve ancora decretare chi ha il diritto di giocarsi il titolo attraverso i playoff, ma anche per la condizione atletica dei giocatori, inevitabilmente compromessa dopo mesi di stop. E così la lega ha deciso di fare uno strappo alla regola aumentando il numero di giocatori all’interno del roster, così da garantire ricambi sufficienti.
A riferirlo Shams Charania, che parla di due giocatori in più ammessi in roster per questo finale di stagione: 17 al posto di 15. Il cambio di numero, secondo Bleacher Report, servirà a coprire eventuali defezioni per infortunio data la prolungata assenza dal campo, ma anche possibili quarantene causate dal virus. Incrociando le dita specialmente nel secondo caso.
Per Adrian Wojnarowski le franchigie avranno la possibilità di firmare due free agent tra un numero ristretto di giocatori ammessi a quella bolla che sarà DisneyWorld di Orlando. L’apertura della breve sessione di mercato NBA, sempre secondo l’esperto di ESPN, dovrebbe avvenire il 22 giugno.
Diversi i giocatori free agent che potrebbero risultare utili alle franchigie nella seconda fase, tra i quali di JR Smith, Iman Shumpert, Gerald Green e Lance Stephenson. Ma anche Jonathan Simmons, CJ Miles o Amir Johnson. Oltre naturalmente al mai dimenticato Jamal Crawford, che un posto a Orlando se lo meriterebbe tutto.
Le franchigie avranno quindi la possibilità di aumentare il proprio roster mantenendo un livello dignitoso anche negli ultimi posti. Sperando ovviamente che rimanga solo precauzione e che potremo goderci in campo tutti i migliori. Non ce ne vogliano gli Stephenson del caso.
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