Negli scorsi giorni ha fatto discutere l’uscita di Dwight Howard sulla contrarietà nel riprendere la stagione NBA 2019-20. Il giocatore dei Los Angeles Lakers, infatti, aveva dichiarato a CNN.com come in questo momento il basket dovrebbe rimanere in secondo piano rispetto a tutte le questioni sociali che stanno attanagliando il paese legate all’ormai famoso caso di George Floyd.
Charles Briscoe, suo agente, ha però voluto chiarire ulteriormente la dichiarazione di Howard di domenica scorsa, affermando come le parole del suo cliente riguardassare più il riconoscimento dell’importanza delle tematiche sociali rispetto allo sport. Briscoe ha anche sottolineato come il lungo gialloviola non avesse esplicitamente chiesto lo stop dell’attuale stagione come diversi media statunitensi hanno invece riportato:
“La dichiarazione riguardava l’ingiustizia sociale e il razzismo. Eppure tutti dicono che abbia chiesto di interrompere il gioco del basket. Non sta dicendo che la pallacanestro non dovrebbe andare avanti. Sta solo dicendo che non dovremmo distogliere l’attenzione da quello che sta succedendo nel paese per parlare di basket. Alla fine la pallacanestro è solo uno sport. Ma quello che succede fuori, con le persone che muoiono per strada, è qualcosa di reale. Questa affermazione, non aveva nulla a che fare con lo sport, ma era inerente con la questione del razzismo e l’ingiustizia sociale. “
Nel frattempo, rimane ancora da chiarire la posizione dei giocatori NBA che si ritrovano divisi in due fazioni, ossia tra coloro che vogliono riprendere la stagione (come LeBron James) e quelli che preferirebbero stoppare tutto per concentrarsi sul mondo ‘reale’ (Irving, Carmelo Anthony e compagnia, ndr). Vedremo cosa succederà nelle prossime settimane.
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