Kendrick Perkins, che da quando si è ritirato fa l’opinionista, ha recentemente chiamato in causa Kyrie Irving. Il playmaker dei Brooklyn Nets ha preso una netta posizione riguardo la ripresa della stagione NBA. Secondo Irving non sarebbe corretto ripartire a causa del cattivo messaggio che la lega darebbe non dando la necessaria importanza alle proteste in corso legate al caso George Floyd. Perkins lo ha sfidato a impegnarsi economicamente, non solo a parole. Inoltre, ha invitato il play a sostenere apertamente la necessità di riforme riguardanti la giustizia sociale. Irving, durante la conference call della scorsa settimana, ha sostenuto di essere pronto a rinunciare a tutto, pur di ottenere una migliore situazione sociale. Le parole di Perkins sembrerebbero mettere in dubbio la veridicità delle dichiarazioni di Kyrie. L’ex centro ha sollevato la questione su ESPN:
“Ho letto che Kyrie ha fatto un’altra dichiarazione, sostenendo di essere disposto a rinunciare a tutto. Non bisogna dire di esserlo, non è il momento di essere disposti. Bisogna farlo. Maya Moore non ha detto di essere disposta, lo ha fatto. Ha lasciato il gioco, il basket, si è preso questo impegno a tempo pieno.”
Maya Moore ha lasciato il basket nel febbraio del 2019. La cestista è una leggenda in WNBA. Ha militato per molti anni nei Minnesota Lynx, con cui ha vinto 4 titoli WNBA, da protagonista assoluta. La Moore ha supportato la causa di Jonathan Iron, un afroamericano incarcerato ingiustamente. Grazie anche al supporto della cestista, la verità venne a galla e Iron fu scarcerato.
Perkins non è l’unico ad aver criticato Irving. Anche il centro Ed Davis non è d’accordo con il play, contro il quale si è pubblicamente esposto, criticando le sue idee.
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